Sere fa lo psichiatra Paolo Crepet, ospite di Massimo Gramellini nel programma In altre parole (La7), ha espresso un ragionamento purtroppo non inedito: la musica influenza i comportamenti dei giovani. Nello specifico, davanti a un esterrefatto Frankie Hi-Nrg, ha sostenuto che i ragazzi che ascoltano la trap, genere che talvolta esibisce testi border­line, finiscono per drogarsi. A sostegno della sua tesi, Crepet ha citato l’etimologia del nome trap, che nello slang americano alluderebbe agli spacciatori. Se così fosse, ha scritto qualcuno in rete, chi ascolta i Metallica sarebbe destinato a diventare fabbro. Per una gioiosa coincidenza, nelle stesse ore Amadeus ha presentato il cast della nuova edizione di Sanremo. Quaranta artisti degni di un governo di unità nazionale. Ci sono tutti, un arco di linguaggi e generi da accontentare ogni velleità psicotropa. Dai Ricchi e Poveri a The Kolors, da Fiorella Mannoia a Ghali, da Il Volo a Mahmood, un sapiente intreccio musicale e generazionale programmato per accontentare grandi percentuali. Se fosse vera la tesi di Crepet, e senza limitarla alla sola trap, Amadeus avrebbe imbastito il più grande smercio di sostanze della tv, il festival della devianza, la settimana santa per pusher di metanfetamine o tisane melodiche, a seconda delle canzoni. Ma siccome l’affermazione di Crepet non sta in piedi, l’unico rischio per il pubblico sarà quello di fare molto tardi la sera. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati