Quanti grazie esistono al mondo? Esiste il grazie strascicato e detto di malavoglia, quello formale detto al commerciante che ti restituisce il bancomat, esiste il grazie pieno di emozione per qualcuno che fa per te una cosa troppo bella, i grazie che non sembrano grazie, quelli un po’ zuccherosi e quelli invece troppo amari. Il grazie ha tanti sapori, colori e intenzioni. A volte è difficile da dire, te lo devono strappare dalla bocca. Dipende dalla situazione. A volte è la parola più facile del mondo. Ed è una parola bellissima. Lo è in tutte le lingue, shukran, thank you, merci, danke, mahasenid, obrigada e così via. È una parola bellissima che non va mai data per scontata. Lodovica Cima lo sa bene e con il suo lavoro ci mostra tutti i grazie del mondo in un libro che a tratti sembra una raccolta di racconti, a volte un manuale, a volte un libro di esercizi. In realtà è un libro patchwork. Un po’ da leggere, un po’ da scrivere, un po’ forse da ascoltare. Leggendo i racconti di Cima si sorride e ci si commuove. È come una palestra. Impariamo a dire grazie, a sorridere, ad amare. E forse alla fine si potrà prendere il diploma più bello del mondo, quello del ringraziatore perfetto e felice. Perché chi sa dire grazie in fondo ha tutte le porte aperte.
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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati