All’inizio degli anni ottanta il canale televisivo via cavo Home Box Office, abbreviato in Hbo, ha finalmente ultimato l’infrastruttura che gli permette di entrare nelle case di dieci milioni di statunitensi. L’idea innovativa alla base del canale è chiedere agli spettatori di pagare un abbonamento in cambio di sport e film di qualità senza interruzioni pubblicitarie. Nel 1983 il canale commissiona al compositore Ferdinand Jay Smith una sigla che ogni sera anticiperà l’inizio di un film. Dieci anni più tardi, a metà degli anni novanta, la Hbo aggiunge all’offerta anche delle serie tv originali, che diventeranno tra le più famose al mondo. Questa volta a farsi carico della sigla è il direttore interno alla produzione, Bruce Richmond, che passa tre giorni a creare la grafica di un televisore in bianco e nero che si accende, al quale aggiunge un breve suono “angelico” con un sintetizzatore che ha sottomano. Nei decenni successivi le due sigle diventano prima familiari e poi iconiche. Quando all’inizio degli anni dieci del duemila la Hbo prepara lo sbarco sulle piattaforme di streaming, commissiona un nuovo arrangiamento dei due suoni che l’hanno resa celebre nel mondo. Se per il musicista Mickey Alexander però è stato semplice riscrivere in chiave moderna l’introduzione ai film, aggiornare quella delle serie tv originali è stato tutt’altro che facile.

Jonathan Zenti

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Questo articolo è uscito sul numero 1451 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati