Scienza

Vaccino universale

È in corso una sperimentazione su topi e furetti di un vaccino antinfluenzale in grado di fornire una protezione ad ampio spettro contro vari ceppi della malattia. La tecnologia a mRna, già usata per i vaccini contro il covid-19 di Pfizer-Biontech e Moderna, ha permesso ai ricercatori di sviluppare un vaccino che contiene gli antigeni dell’emoagglutinina di venti varianti dei virus influenzali A e B. L’emoagglutinina è una proteina che contribuisce a far entrare il virus dell’influenza nelle cellule dell’ospite. Dalla sperimentazione su topi e furetti è emersa un’elevata risposta di anticorpi, stabile quattro mesi dopo la somministrazione, in grado di proteggere gli animali da sintomi gravi e morte anche in caso d’infezione con ceppi virali diversi da quelli contenuti nel vaccino. In attesa della sperimentazione sugli esseri umani, i dati indicano una potenziale capacità protettiva contro tutti i virus influenzali, scrive Science.

Cicero lo stratega

Un sistema d’intelligenza artificiale è diventato molto bravo a giocare a Diplomacy. Tra agosto e ottobre i ricercatori della Meta hanno organizzato una serie di sfide online tra il sistema, chiamato Cicero, e avversari umani. A ogni partita partecipano sette giocatori, che devono stringere alleanze per cercare di conquistare i “centri di produzione” su una mappa geografica. Per allearsi i giocatori si scambiano messaggi. È importante capire le intenzioni degli altri per pianificare con cura la propria strategia. Dopo quaranta partite Cicero si è classificato tra i dieci giocatori migliori (considerando quelli che hanno giocato più di una partita), raggiungendo un punteggio doppio rispetto alla media. Cicero è diverso dai sistemi sviluppati in passato per giocare a scacchi, a go o a poker, giochi nei quali la comunicazione non ha alcun ruolo, mentre in Diplomacy è fondamentale. A volte Cicero ha commesso errori, cercando per esempio di fare mosse impossibili o svelando le proprie intenzioni. L’obiettivo dello studio era creare un sistema d’intelligenza artificiale capace d’interagire con gli esseri umani. ◆

L’antica formica europea

Quasi per caso una dottoranda ha individuato in un frammento d’ambra conservato da circa cent’anni al Museum of comparative zoology dell’università di Harvard, negli Stati Uniti, la più antica formica legionaria mai descritta e risalente a trentacinque milioni di anni fa. Chiamata Dissimulodorylus perseus, è molto simile alle moderne legionarie del genere Dorylus diffuse in Africa e in Asia, spiega la rivista Biology Letters. Il fossile dimostra che durante l’eocene, un’epoca in cui il continente era più caldo e umido di oggi, la formica era presente in Europa.

Aumentano i contagi in Cina

Numero di casi giornalieri di covid-19 in Cina (visto il numero limitato di test, si stima che il dato reale sia più alto) (Fonte: Johns Hopkins University)

I casi di covid-19 stanno crescendo rapidamente in Cina, soprattutto nelle grandi città come Pechino e Guangzhou. Secondo i dati della Johns Hopkins university, nell’ultima settimana sono stati registrati 263mila casi e 110 decessi (contro i 229mila casi e 580 decessi dell’Italia, che ha una popolazione nettamente inferiore). Il dato comunque basso dipende dalla politica “zero covid” portata avanti dal governo cinese, che ha permesso di ridurre le vittime ma ha reso la vita quotidiana degli abitanti molto difficile, scrive la Bbc.

Il parassita dei lupi

Secondo alcuni ricercatori, un parassita altera il comportamento dei lupi, rendendoli più propensi a prendere rischi. Si tratta del Toxoplasma gondii, un protozoo che infetta molti animali. Lo studio si è svolto nel parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, dove i lupi convivono con i puma. È emerso, scrive Communications Biology, che i lupi infettati ampliavano il loro raggio d’azione, diventando spesso i leader del branco. In questo modo favorivano la diffusione del parassita.

Carl Knox – OzGrav, ARC Centre of Excellence for Gravitational Wave Discovery, Swinburne University of Technology

Astronomia Un evento di distruzione mareale (tde) è stato osservato in una galassia lontana 12,4 miliardi di anni luce dalla Terra. Il fenomeno, che causa il rilascio di grandi quantità di energia, si è verificato quando una stella è stata distrutta da un buco nero supermassiccio. Il raro evento, il più antico mai individuato, è stato osservato da più telescopi, tra cui il Very large telescope (Vlt), nel nord del Cile, e l’analisi dei dati è stata pubblicata su Nature e Nature Astronomy.

Paleoantropologia Sono stati analizzati i resti alimentari trovati in due grotte in Grecia e in Iraq abitate da sapiens e neandertal. La composizione dei resti – legumi selvatici pestati mescolati a semi di senape, cereali selvatici e frutti di terebinto – ha permesso di ricostruire l’alimentazione e le tecniche di cottura, scrive Antiquity.

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1489 - 2 dicembre 2022
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