Scienza

Troppo latte artificiale

Tre articoli pubblicati su The Lancet si soffermano sulle campagne pubblicitarie condotte dall’industria del latte artificiale, che ha trasformato l’alimentazione dei neonati in un business da 55 miliardi di dollari all’anno. L’allattamento al seno è associato a importanti benefici per i bambini e le madri. Ma nel mondo meno della metà delle madri allatta al seno. L’industria promuove il latte artificiale con messaggi subdoli e infondati, lasciando intendere che allevierebbe le coliche dei neonati e comportamenti normali come il sonno breve e il pianto. Dal 1981 è in vigore il Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, che ne vieta la promozione. Ma solo in 32 paesi la legislazione è allineata al codice, in 41 lo è parzialmente e in 50 per niente. Secondo la rivista britannica, l’allattamento al seno dovrebbe diventare una responsabilità sociale collettiva.

I segreti dei polpastrelli

Le impronte digitali dipendono da una serie di meccanismi molecolari e da una particolare disposizione spaziale delle cellule. Alcuni ricercatori hanno studiato a fondo la formazione delle creste cutanee sui polpastrelli, che producono le impronte digitali e sono diverse da individuo a individuo. Le creste, che cominciano a formarsi già nel feto, sono prodotte da cellule che si organizzano in modo simile ai follicoli dei capelli, ma più in superficie. Le cellule si trovano in tre aree dei polpastrelli: vicino all’unghia e all’articolazione, e al centro. Rispondono a due molecole, wnt e bmp, che in modo alternato inducono e bloccano la proliferazione cellulare. I due segnali contrastanti producono ondate di cellule, formando le creste. Questo meccanismo di attivazione e blocco, già descritto dal matematico Alan Turing nel 1952, spiega lo sviluppo di varie strutture naturali, tra cui la disposizione delle foglie su una pianta. Le creste cutanee s’incontrano poi sulla superficie del polpastrello, formando quell’intricato disegno, composto da archi, cappi e vortici, che chiamiamo impronta digitale. ◆

Twitter in gabbia

Le logiche di profitto di Elon Musk, il proprietario di Twitter, minacciano la ricerca accademica sui social network. La decisione di far pagare l’accesso all’interfaccia di programmazione dell’applicazione potrebbe ostacolare i filoni che analizzano i dati generati da queste piattaforme, scrive Science. Twitter offriva infatti uno dei più grandi database al mondo per analizzare fenomeni come la polarizzazione politica o questioni di salute pubblica. La mossa di Musk penalizzerà gli istituti di ricerca minori e sposterà l’attenzione verso altre piattaforme, tra cui Reddit.

Aumentano i necrologi

Necrologi di ricercatori pubblicati da due istituti scientifici cinesi (Fonte: The New York Times)

La rinuncia alla politica “zero covid” in Cina ha fatto aumentare i decessi. Sec0ndo le autorità, tra dicembre e gennaio la pandemia ha causato ottantamila vittime, ma il dato è sottostimato perché considera solo le persone morte in ospedale. Per avere un’idea del numero di morti reale, il New York Times ha analizzato i necrologi di ricercatori pubblicati da istituti scientifici cinesi, rilevando un picco di decessi negli ultimi due mesi. Il centro di medicina dell’università di Pechino, per esempio, ha pubblicato venti necrologi a dicembre e quattro a gennaio, contro i due o tre degli anni precedenti.

Strumenti antichi

Alcuni utensili in pietra risalenti a 2,6-3 milioni di anni fa sono stati rinvenuti in un sito in Etiopia. Gli utensili, tra i più antichi mai trovati, erano probabilmente usati per preparare da mangiare e per macellare gli ippopotami. Non è ancora chiaro quale ominide li abbia fabbricati. Nel sito, scrive Science, sono stati trovati fossili di Paranthropus, un antico ominide parente del genere Homo.

Paris Observatory

Astronomia Il pianeta nano Quaoar ha un anello simile a quelli di Saturno. Quaoar si trova oltre Nettuno e ha un satellite, chiamato Weywot. La particolarità dell’anello, che potrebbe essere composto da ghiaccio, è la notevole distanza dal pianeta. In base alle previsioni degli astronomi, infatti, oltre una certa distanza il materiale che compone gli anelli dovrebbe formare una luna. Lo studio, pubblicato su Nature, è basato sulle osservazioni di telescopi terrestri e di quello spaziale Cheops.

Etologia Le femmine di orca sostengono i figli maschi anche dopo lo svezzamento, aiutandoli nella caccia. Secondo Current Biology, il comportamento impedisce alle orche di riprodursi nuovamente, mentre quelle con figlie femmine continuano a farlo. Si tratta di una strategia riproduttiva insolita: i ricercatori si chiedono quale sia il vantaggio di cure parentali così lunghe, che compromettono la possibilità di avere altri figli.

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1499 - 17 febbraio 2023
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