I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Salvatore Aloïse della tv francotedesca Arte.

Un “ragazzo a metà tra i trenta e i quaranta” si butta dalla finestra. Non è la fine, ma l’inizio. Già dalla premessa si capisce che siamo fuori dagli schemi. Il Destino e la Morte, la Vita e l’Amore, rigorosamente con la maiuscola, sono i personaggi che animano il racconto. Nell’aldilà, ovviamente. Tutto ruota intorno ai dubbi del ragazzo della finestra, il protagonista, Mike Raft. Sfortunato in amore, si troverà a poter decidere se ritornare o meno sulla Terra per correggere il tiro e dare un senso alla sua alleata, la Vita. Ma, per riuscirci, dovrà duellare, in un bar che rimanda a tanti film – il romanzo è un caleidoscopio di citazioni più o meno colte, letterarie, cinematografiche, musicali – con una dispettosissima Morte, controbilanciata da un tedioso ragionier Destino, dalla bellissima Giustizia e dall’attempata Amore. La scrittura è profonda ma divertente. Forse un altro si legge di getto. La genesi è a sua volta una storia. Il manoscritto, racconta Zatta, ha avuto mille vicissitudini e possibili approdi, anche teatrali. È evidente che l’autore, dirigente di Rai Fiction, inaspettato in questa veste, si è molto divertito a scriverlo. Rivela con arguzia di averci provato perché “il sabato sera non lo invita mai nessuno e non sapeva cosa fare”. A questo punto meglio continuare a non invitarlo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1470 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati