26 maggio 2015 15:33
Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

L’ondata di caldo in India ha già provocato quasi ottocento vittime. Le temperature, negli stati meridionali di Telangana e Andhra Pradesh, hanno sfiorato i 50 gradi centigradi. Alcuni morti sono stati registrati anche nel Bengala occidentale e nello stato di Orissa. Le autorità hanno chiesto ai cittadini di rimanere in casa e di bere molta acqua, per evitare il rischio di infarti e disidratazione. Le temperature sono molto alte ormai da metà aprile. Tulsi Rani, il commissario speciale per i disastri ambientali dello stato di Andhra Pradesh, ha chiesto al governo e alle ong di aprire fontane con acqua potabile nelle città.

L’ondata di caldo anomalo è la conseguenza della scarsità di piogge che ha interessato soprattutto gli stati meridionali del paese. Le autorità però hanno rassicurato i cittadini sull’arrivo dei monsoni entro la fine di maggio. Gli esperti inoltre hanno detto che l’ondata di caldo potrebbe causare guasti e interruzioni alle reti elettriche in diverse aree dell’India. Il paese già nel 2012 è stato colpito da un black out che ha coinvolto quasi 600 milioni di persone.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it