01 aprile 2020 12:08

Venezuela
Il 31 marzo il governo statunitense ha invitato il presidente Nicolás Maduro e il suo avversario Juan Guaidó, sostenuto da Washington, a fare un passo indietro per favorire la nascita di un consiglio di stato, composto da entrambi gli schieramenti, con il compito di organizzare le elezioni entro un anno. In cambio gli Stati Uniti revocherebbero le sanzioni contro il paese. Maduro ha subito respinto la proposta. Nel frattempo, Guaidó è stato invitato a comparire dalla procura generale il 2 aprile nell’ambito di un’inchiesta per tentativo di colpo di stato.

Ucraina
Il parlamento ha approvato il 31 marzo una riforma agraria che era una delle condizioni poste dal Fondo monetario internazionale per continuare a garantire aiuti finanziari al paese. La riforma autorizza la vendita dei terreni agricoli ai coltivatori, che in precedenza pagavano un affitto ai proprietari. I coltivatori ucraini potranno comprare fino a cento ettari a partire dal luglio del 2021, mentre le aziende agricole potranno comprare fino a diecimila ettari dal 2024. L’apertura agli acquirenti stranieri sarà invece sottoposta a referendum.

Ciad
Il 31 marzo il ministro della difesa Mahamat Abbali Salah ha annunciato l’invio di un contingente in Niger e Nigeria nell’ambito di un’operazione militare contro il gruppo jihadista Boko haram. L’intervento è stato autorizzato dai governi di Niamey e Abuja. Il 23 marzo Boko haram aveva ucciso 98 soldati ciadiani in un attacco nella regione del lago Ciad.

Svezia-Pakistan
Reporter senza frontiere (Rsf) ha annunciato il 31 marzo la scomparsa di Sajid Hussain, un giornalista pachistano che nel 2019 ha ottenuto asilo politico in Svezia. Hussain è stato visto l’ultima volta il 2 marzo alla stazione di Stoccolma mentre saliva su un treno diretto a Uppsala. L’ong teme che la scomparsa sia legata ai suoi reportage sul Belucistan, la provincia più instabile del Pakistan.

Mozambico
Migliaia di civili sono in fuga dalle violenze nella provincia di Cabo Delgado, nell’estremo nord del paese. Il 31 marzo le autorità hanno annunciato che migliaia di persone hanno raggiunto il capoluogo Pemba per sfuggire agli attacchi di un gruppo jihadista, che nelle ultime due settimane ha occupato brevemente le città di Mocímboa da Praia e Quissanga. Dall’ottobre del 2017 almeno novecento persone sono morte nelle violenze.

Cina
Diciotto pompieri e una guardia forestale sono morti tra il 30 e il 31 marzo mentre cercavano di contenere un enorme incendio nella provincia del Sichuan, nel sudovest del paese. Le fiamme hanno sfiorato la città di Xichang, dove 1.200 persone sono state costrette a lasciare le case.

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