16 luglio 2020 14:39

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha ordinato alla polizia di accompagnare gli operatori sanitari nella ricerca porta a porta dei contagiati da covid-19. Nel paese i casi positivi sono circa 60mila e i morti 1.600 e la strategia dovrebbe servire a individuare gli asintomatici o le persone con sintomi lievi. Chi non può stare in isolamento a casa perché non ha un bagno personale o vive con persone anziane sarà messo in quarantena in strutture private. “Una vacanza pagata”, secondo il portavoce del presidente Harry Roque.

La strategia porta a porta ha suscitato molte critiche nel paese, dove cresce il malcontento per la campagna antidroga voluta da Duterte in cui migliaia di persone sono morte per mano della polizia. “Questa mossa conferma che il governo continua ad affidarsi alla polizia e usa un approccio militaristico per risolvere un’emergenza di salute pubblica”, ha dichiarato al New York Times Ephraim Cortez, segretario generale dell’Unione nazionale degli avvocati del popolo, un gruppo che offre assistenza ai poveri.

In aprile, durante il lockdown, in una zona molto povera a nord di Manila la gente era scesa per le strade chiedendo aiuto al governo e la polizia era intervenuta con la forza arrestando 21 persone.

  • Finora in America Latina e nei Caraibi sono stati registrati più di 150mila decessi dovuti al covid-19, di cui più della metà in Brasile. La regione, con 3.540.060 casi di contagi e 151.022 morti, è la seconda più colpita dalla pandemia in termini di decessi dopo l’Europa. Dopo il Brasile, il Messico conta a oggi 36.327 decessi, mentre il Perù è terzo con 12.417 morti su 32 milioni di abitanti. In Bolivia, la regione della capitale La Paz comincia oggi una quarantena obbligatoria di quattro giorni per frenare la propagazione del virus. Questo periodo servirà anche a “riorganizzare il sistema sanitario”, ha dichiarato il sindaco di La Paz, Luis Revilla. In Venezuela, il presidente Nicolas Maduro ha annunciato che il Poliedro di Caracas, il più grande centro per spettacoli del paese, sarà convertito in un ospedale da campo. Maduro ha inoltre annunciato un rafforzamento della quarantena a Caracas e nella vicina regione di Miranda. Secondo le cifre ufficiali, il paese ha registrato 10.428 casi di covid-19 e cento decessi, ma per l’ong Human Rights Watch il bilancio reale potrebbe essere molto più grave.
  • Secondoi dati della Johns Hopkins University, il 15 luglio negli Stati Uniti i contagi giornalieri hanno toccato un altro record, con 67.632 nuovi casi. In totale i casi confermati sono quasi tre milioni e mezzo. Tra gli stati dove la diffusione del virus continua ad accelerare c’è la California, che ha registrato 11.126 casi e ha cominciato a ristabilire alcune misure di isolamento. Anche il governatore dell’Oklahoma, il repubblicano Kevin Stitt, è risultato positivo al test.
  • La pandemia ha fatto calare pericolosamente il numero dei vaccini somministrati nel mondo. È l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Unicef, secondo cui tra gennaio e aprile l’immunizzazione contro la difterite, il tetano e la pertosse si è ridotta per la prima volta da trent’anni. “I vaccini sono uno degli strumenti più potenti nella storia della salute pubblica”, ha dichiarato il segretario generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “La sofferenza e la morte causate dalla mancata somministrazione dei vaccini ai bambini rischiano di essere molto peggiori del covid-19”.
  • In Francia il primo ministro Jean Castex ha annunciato al senato che il decreto volto a rendere obbligatorio l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici chiusi, inizialmente previsto per il 1 agosto, entrerà in vigore la prossima settimana. “Ho capito che (la data del primo agosto) sembrava tardiva”, ha dichiarato Castex. L’annuncio fa seguito a una situazione ritenuta “problematica” nella regione della Mayenne, nel nord-ovest della Francia, e ad alcuni “deboli segnali” di ritorno dell’epidemia nell’Île-de-France, la regione di Parigi. Il governo ha inoltre richiesto al prefetto della Mayenne, che presenta vari focolai di covid-19, “di prendere un certo numero di misure, come l’obbligo dell’uso della mascherina nei luoghi pubblici chiusi, senza aspettare la data del 1 agosto”, ha detto il ministro della salute Olivier Véran che ha inoltre dichiarato di non “voler più confinare il paese”. L’obbligo è già stato imposto ieri in sei comuni del dipartimento francese, tra cui quello di Laval, il capoluogo. Mercoledì, la regione registrava 50,1 nuovi casi su 100mila abitanti in sette giorni, con un tasso di pazienti positivi in rapporto alla popolazione “superiore alla media nazionale”. Dei test rivolti a tutti i cittadini di più di dieci anni, circa 300mila persone, sono attualmente in corso.

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