29 settembre 2021 11:22

Viviamo in tempi segnati da un immenso cinismo. Quasi ci preoccupiamo di suggerire soluzioni, perché sappiamo bene che qualsiasi idea rischia di essere subito soffocata con feroce sarcasmo. Tuttavia le ultime settimane ci hanno insegnato che, in quanto esseri umani, non possiamo più permetterci di comportarci come adolescenti volubili. È arrivato il momento di trovare una soluzione ai problemi che oggi ci riguardano, a costo di passare per degli ingenui idealisti”. Questo scriveva in pieno lockdown Ece Temelkuran, giornalista e scrittrice turca.

Temelkuran, che ha sempre criticato duramente il regime di Recep Tayyip Erdoğan e vive in esilio, è un’attenta analista delle disuguaglianze delle società contemporanee, che durante la pandemia di covid-19 sono esplose rivelando la precarietà delle democrazie occidentali. L’Europa, troppo disorientata per preoccuparsi del suo ruolo morale, ha bisogno di una scossa. “Invece di ossessionarci con il conteggio dei morti o guardare video musicali fatti in casa, possiamo cominciare a immaginare il mondo che verrà”, continuava Temelkuran. I giovani, afferma, hanno l’occasione di reinventare la società e gli strumenti per farlo.

Ece Temelkuran sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 1 ottobre intervistata da Pietro Del Soldà.

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