30 aprile 2021 16:06
  • Nel mondo i casi confermati e calcolati il 30 aprile dalla Johns Hopkins University dall’inizio della pandemia sono 150.630.922 e 3.168.601 i decessi. Le dosi di vaccino somministrate globalmente secondo i calcoli di Bloomberg sono 1,1 miliardi: il 37 per cento delle dosi è stato somministrato nei 27 paesi più ricchi dove abita il 10 per cento della popolazione mondiale.
  • In India nelle ultime 24 ore sono stati 386.452 i nuovi contagi e 3.498 i decessi, facendo salire il totale a 18,7 milioni di casi e a 202mila decessi. Tuttavia, i numeri potrebbero essere sottostimati. Diversi stati del paese sono rimasti senza vaccini il giorno prima dell’inizio di un nuovo sforzo di somministrazione nazionale annunciato dal governo. Più di 300 scienziati indiani hanno scritto una lettera aperta al primo ministro Narendra Modi perché siano resi pubblici i dati sui contagi e sia consentito al personale sanitario di pianificare il lavoro negli ospedali che si trovano in grandissima difficoltà, per la mancanza di letti, di ossigeno per i respiratori e di medicinali. Le cause della drastica risalita, secondo gli esperti, sono attribuibili sia alla circolazione di una nuova variante più contagiosa sia al mancato divieto di festival religiosi, che hanno richiamato migliaia di pellegrini poco attenti alle misure di distanziamento e all’uso della mascherina, sia al proseguimento delle campagne elettorali in diversi stati della federazione, come per esempio nel Bengala Occidentale, dove milioni di persone si sono dirette ai seggi senza adottare precauzioni. Sul Washington Post, Joanna Slater e Niha Masih scrivono che “invece di prepararsi alla seconda ondata, aiutando un sistema sanitario già debole, il governo ha puntato tutto su una campagna di vaccinazione troppo limitata per arginare il disastro in arrivo. Il messaggio arrivato al pubblico è stato che la pandemia era arrivata ‘alla fine’ in India. E questa illusione, dice, Srinath Reddy, presidente della Public Health Foundation of India, ‘si è fatta strada nella testa di tante persone, offuscando il loro giudizio’. Mentre il personale sanitario lanciava raccomandazioni sul distanziamento e le mascherine, dice Navjot Singh Dahiya, vicepresidente della Indian Medical Association, ‘il loro primo ministro si comportava all’opposto, ogni giorno in televisione. Il governo ha continuato a ingannare la gente durante questa tragedia e adesso le persone pagano con la loro vita’”. Intanto la macchina degli aiuti internazionali si sta muovendo nell’Unione europea, dove il commissario responsabile degli aiuti umanitari, Janez Lenarčič, ha annunciato l’attivazione del meccanismo di protezione civile dell’Ue per soccorrere l’India di fronte all’impennata di casi di coronavirus. Gli Stati Uniti hanno stanziato circa cento milioni di dollari in aiuti e hanno già inviato un aereo militare con serbatoi per l’ossigeno, equipaggiamento ospedaliero e circa un milione di test rapidi. Nel Regno Unito si è mobilitata la banca Barclays, che in India impiega ventimila persone, inviando materiale sanitario per 1,4 milioni di dollari.
  • Gli Stati Uniti potrebbero cominciare a esportare i vaccini dell’AstraZeneca, con la possibilità di sbloccare circa 50 milioni di dosi al livello globale a maggio e giugno, ha annunciato il coordinatore per il covid-19 della Casa Bianca, Jeff Zients, spiegando che, vista la disponibilità di altri vaccini approvati dall’ente di controllo farmaceutico Fda, nel paese per i prossimi mesi non c’è bisogno del farmaco anglosvedese.
  • La Commissione europea il 26 aprile ha annunciato di aver avviato una causa legale contro l’AstraZeneca davanti al tribunale di Bruxelles, riguardante le dosi non consegnate. “Vogliamo assicurarci una consegna rapida del numero sufficiente di dosi a cui i cittadini europei hanno diritto e che sono state promesse sulla base del contratto”, ha detto un portavoce della Commissione. L’amministratore delegato dell’azienda, Pascal Soriot, ha dichiarato in una conferenza stampa che non c’è stato “un eccesso di promesse sulla nostra capacità di fornire il vaccino anticovid nel mondo”.
  • La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha detto che l’Unione è pronta ad accogliere i turisti statunitensi che hanno ricevuto i vaccini riconosciuti dall’Ema. Un portavoce della Commissione ha spiegato che ci sono “contatti” con gli Stati Uniti sull’interoperabilità tra il certificato verde digitale dell’Ue e il sistema statunitense, aggiungendo che “per ora non ci sono contatti in tal senso con il Regno Unito”. La Commissione è anche contraria alle iniziative individuali di alcuni stati membri, come la Grecia, che hanno deciso di permettere a cittadini di paesi terzi di entrare nell’Ue senza quarantene e tamponi, quando invece è essenziale un approccio coordinato a livello europeo. Secondo la Commissione, “la ripresa dei viaggi dipende dalla situazione epidemiologica su entrambe le sponde dell’Atlantico”.
  • Gli stati dell’Unione europea hanno ricevuto 184,2 milioni di dosi di vaccini anticovid e ne hanno somministrate 141,4 milioni, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione. L’obiettivo del 25 per cento di persone adulte che hanno ricevuto la prima dose è stato superato.
  • La Germania il 28 aprile ha somministrato 1.088.952 dosi di vaccino, immunizzando più dell’1 per cento della popolazione. In totale il 26 per cento della popolazione tedesca ha ricevuto almeno una dose e il 7,5 per cento è completamente vaccinato. Se il ritmo delle inoculazioni proseguisse così, la metà della popolazione tedesca potrebbe essere vaccinata entro la fine di giugno. I nuovi casi registrati il 30 aprile sono 24.329, con un calo del 12 per cento rispetto a una settimana prima.
  • Il presidente francese Emmanuel Macron ha presentato il calendario delle riaperture del paese. Si comincia il 3 maggio con la fine delle restrizioni agli spostamenti tra regioni e delle autocertificazioni. La seconda tappa è prevista per il 19 maggio, con il coprifuoco spostato dalle 19 alle 21, la riapertura di negozi, musei, cinema e teatri, nonché di ristoranti e bar all’aperto. La terza tappa è fissata per il 9 giugno, con il coprifuoco alle 23, la riapertura di ristoranti e bar anche al chiuso, e il ritorno dei turisti con certificato vaccinale. Solo il 30 giugno la Francia abolirà del tutto il coprifuoco.
  • In Uganda è stato individuato il primo caso di variante B.1.671 (scoperta per la prima volta in India), in un residente di ritorno dall’India. Nel paese africano i contagi finora sono stati relativamente pochi (40.734 infezioni totali e 334 morti), ma c’è il timore che gli intensi scambi sociali ed economici con l’India possano creare una situazione di maggior rischio. Per coordinare le misure di allerta è prevista l’8 maggio una riunione dell’Unione africana, ha detto il direttore dei centri africani per il controllo delle malattie, John Nkengasong.
  • L’AstraZeneca ha comunicato che nel primo trimestre del 2021 i ricavi derivanti dalle vendite dei vaccini sono stati pari a 275 milioni di dollari, per una vendita di 68 milioni di dosi consegnate nel mondo, soprattutto all’Unione europea. Il fatturato totale è cresciuto dell’11 per cento, arrivando a 7,3 miliardi di dollari.
  • Polina Devitt scrive su Reuters che in Russia, secondo quanto dichiarato dal servizio federale di controllo veterinario e fitosanitario (Rosselkhoznadzor), sono state prodotte le prime 17mila dosi di vaccini anticovid per gli animali, dopo che i test effettuati con il Carnivac-Cov su cani, gatti, volpi ed ermellini avrebbero mostrato un’efficacia del vaccino nel generare anticorpi contro il covid-19.
  • In base ai dati del ministero della sanità cinese il 29 aprile sono state somministrate 9,6 milioni di dosi di vaccini, portando il totale a 253 milioni. Lo stesso giorno sono state segnalate 13 nuove infezioni, che secondo le autorità sono tutte importate dall’estero.
  • Dal 2 maggio l’Ucraina chiuderà gli ingressi aerei ai non residenti in arrivo dall’India. Nel paese sono stati registrati finora più di due milioni di contagi e 44.085 morti.
  • Un nuovo sondaggio nel Regno Unito indica che il 31 per cento della popolazione ritiene che i “passaporti” o “certificati” vaccinali riducano le libertà civili. Il dato sarebbe in crescita rispetto al 25 per cento rilevato a marzo. Il sondaggio, condotto all’inizio di aprile dall’istituto Ipsos Mori per conto dell’università di Bristol, dal Kings college di Londra e dall’istituto nazionale per la ricerca e l’assistenza sanitaria (Nihr), ha riguardato 4.896 persone tra i 16 e i 75 anni.
  • Il Regno Unito ha annunciato un taglio per il 2021 di almeno un terzo dei suoi fondi destinati alla cooperazione internazionale, che passeranno da circa venti a dieci miliardi di dollari, a causa della pandemia. I più penalizzati saranno l’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa), e l’agenzia Onu per la lotta all’aids (Unaids), che perderanno rispettivamente 180 milioni di dollari e 16,5 milioni di dollari. L’Unfpa aveva già programmato iniziative di pianificazione familiare per 322 milioni di dollari nel 2021 e nel 2022. “Questi tagli avranno un impatto devastante sulle donne, le bambine e le loro famiglie in tutto il mondo”, ha osservato la direttrice esecutiva dell’Unfpa, Natalia Kanem. “I soldi in meno avrebbero aiutato a prevenire 250mila morti di donne in gravidanza e di neonati, 14,6 milioni di gravidanze precoci e 4,3 milioni di aborti eseguiti senza adeguata assistenza sanitaria”.
  • Il processo per la produzione del vaccino della Pfizer-Biontech richiede due mesi e una quantità enorme di ghiaccio. Emma Cott, Elliot deBruyn e Jonathan Corum del New York Times descrivono il procedimento passo per passo insieme alle scienziate e agli scienziati dell’azienda.
  • Le campagne sanitarie contro la tubercolosi, il morbillo e la poliomielite sono state tutte ostacolate dalla necessità di indirizzare le risorse mediche al contrasto del covid-19. Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2020 i morti in più per tubercolosi potrebbero essere stati mezzo milione, dato che almeno un milione di persone non ha ricevuto le cure per la malattia. I dati, scrive Nature, suggeriscono che gli effetti a catena della pandemia potrebbero essere maggiori di quelli causati dallo stesso covid-19 e che persisteranno a lungo dopo la sua fine.
  • In Brasile i morti per il covid-19 hanno superato i 400mila, solo il 29 aprile sono stati più di tremila, secondo quanto dichiarato dal ministero della sanità.
  • L’Organizzazione mondiale della sanità ha sconsigliato ai governi europei prematuri allentamenti delle misure di contenimento del virus, per evitare una risorgenza dei casi come sta avvenendo in India.
  • In Thailandia, dove sono in aumento i ricoveri in terapia intensiva e i nuovi casi, è stato introdotto l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi pubblici ed è stato vietato il servizio ai tavoli nei ristoranti della capitale, Bangkok, e in cinque province confinanti, considerate come “zone rosse”. A Bangkok, epicentro della nuova ondata, è in vigore un lockdown e sono chiusi i parchi, le scuole, gli ambulatori, le palestre, i cinema, i bar e ristoranti. La Thailandia ha registrato finora 63.570 infezioni e 188 decessi, ma solo ad aprile i nuovi contagi sono stati 34.707 e i decessi 94. La campagna di vaccinazione non è ancora cominciata.
  • In Italia, il ministro della salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che proroga dal 30 aprile al 15 maggio le misure di contenimento relative agli arrivi dai paesi europei. Nella stessa ordinanza si estendono anche allo Sri Lanka e al Bangladesh le misure di divieto di ingresso previste per l’India. Il rientro da questi paesi sarà consentito solo a chi ha la cittadinanza italiana. Per l’ingresso da paesi dell’Ue servirà un tampone molecolare o antigenico con esito negativo da effettuare nelle 48 ore precedenti all’arrivo in Italia. Una volta a destinazione è obbligatorio un periodo di cinque giorni di quarantena presso l’abitazione, e al termine dovrà essere effettuato un nuovo tampone. Per chi arriva da un paese extra Ue il periodo di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario è diventato di dieci giorni, con l’obbligo di effettuare un test molecolare o antigenico, per mezzo di tampone, al termine dello stesso.
  • A Milano la pandemia ha creato nuove povertà: la metà dei beneficiari del progetto di distribuzione alimentare di Emergency “Nessuno escluso” ha visto il proprio reddito completamente azzerato, mentre per quasi un terzo si è dimezzato. È quanto emerge da un report sui primi nove mesi di distribuzione gratuita di pacchi alimentari e di prima necessità consegnati a quasi tremila nuclei familiari in difficoltà economica, per un totale di più di 11mila persone raggiunte tra Milano, Roma, Napoli, Catanzaro, Piacenza. In totale sono 90mila i pacchi consegnati (75mila alimentari e 15mila per l’igiene personale e della casa) nelle città di Milano, Roma, Napoli, Catanzaro e Piacenza. Secondo i dati di Emergency, solo a Milano – la città da cui è partito il progetto – di 1.600 nuclei familiari finora presi in carico quasi la metà (45 per cento) ha visto il proprio reddito completamente azzerato nell’ultimo anno o ridotto a più della metà (32 per cento) a causa della pandemia.
  • La Comunità di Sant’Egidio ha presentato in Rsa e case di riposo: un’eterna zona rossa i dati raccolti in 237 residenze sanitarie assistite e case di riposo per anziani in dieci regioni e undici città: il 64 per cento non consente alcun tipo di visita, volontari e amici sono ammessi solo nel 15 per cento delle strutture. L’81 per cento non ha una stanza degli abbracci, il 61 per cento non permette uscite neanche per visite specialistiche. Su Redattore Sociale Chiara Ludovisi sintetizza le proposte del report per una riapertura in sicurezza.
  • I casi confermati dal ministero della sanità il 28 aprile in Italia dall’inizio della pandemia sono 3.962.674 e i morti 119.238.

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