13 marzo 2022 09:16

Poco prima che in Russia fosse bloccato l’accesso al sito Bbc News, l’emittente pubblica britannica aveva annunciato che avrebbe ricominciato a trasmettere il suo world service, il notiziario internazionale, attraverso la radio a onde corte per quattro ore al giorno. La mossa, spiegava, sarebbe servita a garantire che gli abitanti di alcune parti della Russia e dell’Ucraina potessero continuare ad ascoltare le sue notizie.

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In un mondo dove i telefoni cellulari sono praticamente ovunque, può sembrare strana la scelta di ricorrere a una tecnologia sviluppata all’inizio del novecento. In realtà c’è una serie di buone ragioni dal punto di vista pratico.

La radio a onde corte aveva preceduto quella che molti ricordano come la radio analogica a modulazione di ampiezza (am), che usa onde a bassa frequenza per trasmettere messaggi audio. La radio a onde corte è molto più semplice della televisione o dei servizi di telecomunicazione digitali: i ricevitori sono facilmente disponibili (e possono essere costruiti con pezzi di vecchi apparecchi elettronici) e le onde si propagano per lunghe distanze.

La televisione e la radio di una volta erano molto diverse da quelle di oggi, basate sulla rete internet. Per seguire le trasmissioni, non c’era bisogno di inviare prima delle informazioni: bastava avere un ricevitore. Quando qualcuno usa un apparecchio radio a onde corte, non resta traccia del suo utilizzo. E questo rende difficile per una forza occupante trovare le persone che ascoltano le notizie (spesso vietate) provenienti dall’estero. Invece, quando si naviga in internet o si usa un’app sul telefono, il dispositivo deve richiedere il contenuto desiderato, che viene poi inviato sul telefono. A causa di questa comunicazione bidirezionale, quando navighiamo in rete, varie parti – per esempio il fornitore di servizi internet – possono vedere se abbiamo visitato certi siti web.

I servizi basati su internet possono inoltre sovraccaricarsi, sia quando c’è una domanda elevata sia quando è in corso un attacco informatico, che inonda di richieste un certo servizio allo scopo di renderlo inservibile.

Viaggiare lontano
Ci sono altre ragioni per cui la radio a onde corte può essere utile in situazioni di crisi. Essendo trasmessi su frequenze più basse, i segnali possono viaggiare oltre quelli televisivi o telefonici, percorrendo migliaia di chilometri, invece di decine di chilometri. Questo significa che la Bbc può trasmettere dall’esterno di una zona di conflitto senza appoggiarsi a infrastrutture locali. L’uso delle basse frequenze permette inoltre ai segnali di diffondersi meglio attraverso gli edifici e nell’ambiente. Per capire i problemi della radiopropagazione, basta pensare a quando ci troviamo all’interno di un vecchio edificio e ci accorgiamo che il cellulare non prende più. I segnali a bassa frequenza raggiungono meglio gli edifici e i seminterrati, anche se trasmessi da molto lontano, il che è utile per le persone rinchiuse nei rifugi.

I ricevitori radio a onde corte sono efficienti anche dal punto di vista energetico. Si può far funzionare una radio portatile per giorni con delle semplici batterie, e molte auto hanno una radio a onde corte che si può collegare alla batteria del veicolo. Alcuni ricevitori funzionano con l’energia eolica o quella solare.

Anche se ormai possiamo alimentarli con batterie aggiuntive, caricabatterie da auto o pannelli solari, i cellulari richiedono molte infrastrutture per funzionare: antenne radio, reti elettriche e cavi in fibra ottica. Ognuna di queste potrebbe non funzionare, o essere stata danneggiata deliberatamente. Se un traliccio locale perde potenza, in una certa zona non ci sarà più corrente. Se gli snodi nevralgici della rete internet sono danneggiati o restano senza elettricità, l’intera rete diventa inaccessibile.

I telefoni cellulari e le radio digitali sono progettati per usare una bassa potenza di trasmissione, che rende più conveniente per gli operatori mobili riutilizzare le stesse frequenze in aree diverse. Questo significa che gli operatori di rete riducono la potenza del segnale ovunque possibile. Una situazione che potrebbe tornare utile a chiunque voglia disturbare e bloccare l’accesso alle reti mobili usando apparecchiature portatili per il jamming (il cui possesso e utilizzo sono generalmente illegali). Disturbare un segnale a onde corte, invece, è più complesso perché richiede una rete di grandi trasmettitori ad alta potenza sparsi in un paese, che operino tutti sulla stessa frequenza.

Nella guerra in corso il passaggio alle tecnologie del passato non riguarda solo le notizie. Diversi resoconti parlano di unità militari russe che usano radio analogiche non criptate, o walkie talkie, per parlarsi sul campo di battaglia. In situazioni ostili, a volte le tecnologie più vecchie e semplici sono anche le più accessibili, e possono fornire canali di comunicazione più affidabili di quelle più complesse e moderne.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Questo articolo è uscito su The Conversation con il titolo Shortwave radio in Ukraine: why revisiting old-school technology makes sense in a war.

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