15 settembre 2017 14:42

Come distogliere i miei figli di 5 e 9 anni dalla loro ossessione per i tablet? Sembra sia l’unica cosa che gli interessa.–Manuel

Se avessi un centesimo per tutti i sassi che mio figlio di sei anni raccoglie per strada sarei miliardario. A volte li scova nascosti sotto un cespuglio o dietro la ruota di una macchina. Altre volte mi fermo ad aspettarlo mentre lui scandaglia un vialetto di pietre con sguardo concentrato: a un certo punto lo vedo trasalire, gli si illumina lo sguardo ed esclama “eccolo!”, mentre raccoglie un sasso esattamente identico a tutti gli altri. Ma lui, come se non avesse cercato che quello da mesi, si infila in tasca il suo prezioso tesoro.

Ultimamente mi sono messo a cercare sassi insieme a lui. La prima volta è successo quando l’ho accompagnato al parco lasciando il telefono a casa. Una cosa che non mi capitava mai, tanto che in un disegno che mio figlio aveva fatto della nostra famiglia mi aveva messo un grosso smartphone in mano. “Davvero non te lo sei portato?”. Era talmente contento quando l’ha scoperto, che ho deciso di trasformare il parco-senza-telefono in un’abitudine. Perché vedi, a mio figlio il tablet piace molto, ma quello davvero ossessionato dal telefono temo di essere io. E se noi adulti passiamo ore con lo sguardo incollato sugli schermi, come può sorprenderci che i nostri figli facciano lo stesso? Ora ogni tanto mi dedico alla ricerca di sassi preziosi che lui s’infila in tasca. E se avessi un centesimo per quelli che sono finiti in lavatrice, forse non sarei miliardario ma me la passerei comunque molto bene.

Questa rubrica è stata pubblicata il 15 settembre 2017 a pagina 14 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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