22 gennaio 2009 00:00

Spazzolino, dentifricio, filo interdentale. Il filo interdentale non serve solo per pulirsi i denti: può essere usato anche come spago, lucchetto per le valigie, stringa per le scarpe, filo per stendere, corda di ukulele o catena di scarico del water. Inoltre è uno strumento perfetto per affettare: potete usarlo per tagliare formaggi, torte, brioche e burro freddo (e anche il cordone ombelicale, se un giorno vi capitasse di partorire in una stanza d’albergo). Se non riuscite a dormire per colpa di un lavandino che perde, fate così: legate un’estremità del filo al rubinetto, infilate l’altra nello scarico e sistemate il filo in modo che l’acqua ci coli silenziosamente sopra, invece di gocciare.

Olio da barba, rasoio. La bomboletta della schiuma da barba è piuttosto ingombrante. L’olio da barba, invece, ha una confezione molto piccola e dura per più di 90 rasature. Datevi una settimana per abituarvi, perché dovrete sciacquare la lametta più spesso (l’olio si “attacca” più della schiuma). Per chi viaggia molto c’è anche un ottimo rasoio, l’Avid 4. Progettato da un italiano, pesa venti grammi, è economico e potete usarlo per quaranta rasature.

Pettine o spazzola. A me non serve, ma molti di voi lo troveranno utile.

Tagliaunghie. Se andate in posti umidi sceglietene uno di acciaio inossidabile.

Specchio. Quelli di vetro sono fragili e pesanti. Meglio uno di acrilico sottile.

Asciugamano. Quelli di viscosa sono incredibilmente assorbenti. Se prima di un viaggio l’asciugamano è ancora umido, mettetelo in una busta con chiusura ermetica e stendetelo ad asciugare al vostro arrivo.

Shampoo, sapone. È inutile metterli in valigia: si comprano ovunque.

Tappo per il lavabo. Per lavare i panni nel lavandino avete bisogno di un tappo. In albergo non sempre li troverete, quindi vi conviene portarne uno da casa. Scegliete un modello universale, piatto e di gomma. Altrimenti potete usare il nastro adesivo (ma prima dovete asciugare il buco), il tappo di un contenitore per i rullini fotografici oppure una pallina da squash. In mancanza d’altro, provate con un calzino arrotolato.

Detersivo e smacchiatore. Io uso buste singole di detersivo liquido. Se preferite il detersivo in polvere, potete usare il contenitore per rullini fotografici per tenerne all’asciutto una quantità ragionevole. I super pignoli possono portarsi anche uno smacchiatore.

Filo per stendere. È uno dei trucchi di chi viaggia spesso. Ne esistono vari modelli, ma non tutti funzionano bene: alcuni si agganciano alla parete con delle ventose che scivolano sul legno e sul cemento, altri non sono abbastanza lunghi o non sopportano il peso dei panni bagnati. Io uso il modello della Flexoline: è fatto di tubicini di gomma intrecciati e alle due estremità ha degli attacchi molto resistenti. Occupa poco spazio ed è elastico, quindi si può allungare. In più, con questo modello non c’è bisogno di portare le mollette: basta infilare gli angoli del tessuto tra le maglie del filo intrecciato e il lattice li tiene fermi. Conosco persone che mettono il filo nella cassetta dei medicinali: all’occasione, può essere utile anche come laccio emostatico.

Stampelle gonfiabili. Sono ideali per appendere le camicie ad asciugare (per favorire la circolazione dell’aria fate in modo che il davanti e i polsini della camicia non si tocchino). Scegliete un modello leggero, che occupi poco spazio, e non sentitevi in colpa: io ne porto sempre due.

Spille da balia. Usatele per chiudere le tende nelle stanze d’albergo (è fondamentale per riuscire a dormire bene) o come mollette per stendere i panni. Se volete nascondere degli oggetti in una stanza, potete infilarli in un calzino e appuntarli con una spilla tra le pieghe delle tende, in alto. Ma non dimenticateli quando andate via!

Kit per cucire. Il viaggiatore scrupoloso ha sempre con sé un piccolo kit per cucire, che contiene aghi di acciaio inossidabile (si trovano nei negozi di articoli nautici), filo di alta qualità, bottoni di ricambio e così via. Il mio lo trasporto in una scatola portafiammiferi di plastica a tenuta stagna. È qui che tengo anche le spille da balia. Per fabbricare un rocchetto basta usare una cannuccia di plastica: fate dei piccoli tagli alle estremità della cannuccia e infilateci il filo per evitare che si srotoli. Gli aghi potete sistemarli dentro la cannuccia, con un ditale sopra. Il filo interdentale cerato, invece, può essere usato come stringa per le scarpe o per fissare un paio di occhiali se avete perso la vite.

Nastro adesivo. In fatto di riparazioni appartengo alla scuola minimalista: dovrebbe muoversi e non si muove? Spruzzare il lubrificante. Non dovrebbe muoversi e si muove? Fissare con il nastro adesivo. Se la cosa è più complicata, usare il coltellino svizzero. Non mi porto mai dietro il lubrificante e ho sostituito il coltellino svizzero con il Leatherman, ma un rotolino di nastro adesivo può essere molto utile. Oltre a fissare gli oggetti rotti, serve a riparare temporaneamente gli orli scuciti e a chiudere i pacchi. Con un po’ di carta igienica, poi, diventa un cerotto d’emergenza. È utile anche per chi viaggia con bambini molto piccoli: basta sigillare con il nastro i cassetti e le prese elettriche, e la stanza d’albergo è subito a prova di bambino.

Telefono. Sarebbe bello liberarsene almeno in vacanza, ma se proprio non potete farne a meno assicuratevi che il cellulare e il caricatore funzionino nel paese dove andrete. In viaggio alcune funzioni del cellulare sono particolarmente utili: allarme, calcolatrice, rubrica e torcia. La fotocamera, anche se non ha una risoluzione adatta per la stampa, è utile per scattare dei promemoria visivi: il nome di un ristorante dove volete andare a cena, il posto dove avete parcheggiato la macchina o il numero della stanza d’albergo.

Calcolatrice. Se non avete una mente matematica vi aiuterà con il cambio della valuta. Scegliete un modello solare, così non dovrete portare le batterie.

Macchina fotografica (lenti, flash, cavalletto, cavi). Se usate una macchina tradizionale portatevi una scorta di pellicola, perché all’estero può essere molto cara. Rimane un problema: anche se molti sostengono il contrario, la pellicola rischia di rovinarsi durante i controlli ai raggi x negli aeroporti. Il danno si nota meno nelle pellicole sotto i 400 Asa esposte ai raggi una sola volta. Chiedete che la pellicola sia ispezionata a mano (ma non è detto che sia possibile) o trasportatela in una borsa in piombo (che però pesa e occupa molto spazio). Se avete una macchina digitale scegliete una batteria a lunga durata e una memory card da almeno due gigabyte, così non dovrete scaricare le foto sul computer. Se invece lo portate con voi, non dimenticate i cavi.

Computer, penna usb. Anche il computer più leggero occupa molto spazio. Lasciatelo a casa, caricate programmi e documenti su una penna usb e andate in un internet café. La penna è comoda anche per fare un backup dei documenti importanti, come il passaporto, la patente o i biglietti.

Repellente per gli insetti, zanzariera. Anche se non fate escursioni nei boschi, una zanzariera leggera da mettere in testa può salvarvi la vita negli alberghi che hanno un’idea di protezione dagli insetti un po’ diversa dalla vostra. In alcuni paesi vi servirà una zanzariera che copra tutto il letto: cospargetela di repellente per insetti e spruzzatelo anche sui vestiti.

Crema protettiva. La crema solare protettiva penetra nella pelle e crea uno schermo, mentre i repellenti funzionano per evaporazione: se li usate contemporaneamente, applicate prima la crema. Non è sempre facile trovare una buona crema per le labbra, quindi portatene una scorta. Visto che contiene la cera, potete sempre usarla per lubrificare le chiusure lampo o per dare una lucidata veloce alle scarpe.

Cerotti per i piedi. Camminare molto può provocare irritazioni, ma per rimediare bastano un po’ di cerotti per i piedi. Io preferisco quelli a farfalla, studiati per le dita e le nocche.

Compresse antimalaria. Una scelta obbligata in molte parti del mondo.

Vitamine, farmaci. Se dovete portarvi medicine su prescrizione medica, assicuratevi di avere con voi una copia della ricetta (nel caso ne aveste improvvisamente bisogno, per esempio per verificare che il farmaco non sia illegale nel paese di destinazione). Se soffrite di una patologia grave, tenete sempre con voi una lettera del vostro medico tradotta nella lingua locale. Se possibile fatevi prescrivere i farmaci in compresse e non in gocce perché i liquidi sono meno stabili, soprattutto nei climi caldi e umidi. Evitate di comprare farmaci da fonti che non siano conosciute. Se soffrite di mal d’auto o d’aereo ricordate che molti farmaci d’uso comune hanno un lieve effetto sedativo, quindi possono essere utilizzati anche come sonnifero.

Depuratore per l’acqua. All’estero l’acqua in bottiglia può essere molto cara e non sempre è disponibile. I depuratori con il filtro sono grossi, pesanti e in genere non eliminano i virus. Anche se non è molto pratico, il metodo migliore per eliminare gli agenti infettivi è far bollire l’acqua per almeno un minuto. Un’alternativa è diluire in un litro d’acqua 2-3 gocce di iodio per 30 minuti. Rimarrà un residuo di sapore chimico (lo stesso succede con gli additivi a base di cloro, che però non uccidono la giardia), ma potete eliminare sia il sapore sia il colore aggiungendo 50 mg di vitamina C: una pastiglia solubile andrà benissimo. Se portate lo iodio in valigia, ricordate che macchia in modo quasi indelebile.

Diarrea del viaggiatore. Gli studi dimostrano che il 35 per cento di chi viaggia all’estero soffre di diarrea. La prima difesa è sempre la prevenzione: evitate di ingerire o di immergervi in acqua contaminata. C’è un detto che dice: “Se il cibo non si può cucinare, bollire o sbucciare, meglio lasciar perdere”. Ma bisogna prendere anche altre precauzioni. I cibi caldi devono essere bollenti e mangiati subito. Fate molta attenzione a quello che comprate nelle bancarelle per strada. Sbucciate sempre la frutta e la verdura e state alla larga dalla lattuga e dalla frutta tagliata: potrebbero essere state lavate con acqua contaminata. Evitate sia i latticini sia la carne e il pesce crudi o poco cotti. Riso, grano, patate, mais e pollo rallentano gli effetti della diarrea del viaggiatore. Se vi ammalate, la soluzione migliore è lasciare che la natura segua il suo corso, aiutandola con l’assunzione abbondante di liquidi: bevete molta acqua depurata. Nei casi di disidratazione più gravi, potete sciogliere nell’acqua delle bustine di soluzioni reidratanti a base di potassio, sodio e calcio.

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