25 maggio 2015 10:20
  1. Secondo Dario Cecchi, la necessità di soccorrere i migranti nel Mediterraneo deve fondarsi anche su un livello antropologico, e non solo etico e politico. Per cui ribadire l’obbligo del soccorso (per quanto fondamentale) non è sufficiente: per la sinistra c’è molto altro da fare.
  2. Sempre a proposito di immigrazione: “Il percorso ormai rodato è quindi: politico libico dice arrivano i terroristi sui barconi – media italiani dicono arrivano i terroristi sui barconi – politico italiano dice arrivano i terroristi sui barconi – tutti quanti ci convinciamo che vadano fermati i barconi perché sono carichi di terroristi. Ce li figuriamo tipo navi dei pirati.” Luca Sofri ricostruisce la nascita di una pericolosa falsificazione dei fatti.
  3. Che fine ha fatto il movimento spagnolo 15-M, nato quattro anni fa a Puerta del Sol? E come vede l’ascesa istituzionale di Podemos? Le opinioni di alcuni militanti raccolte da Q Code Magazine.
  4. Il furto di libri rari dalle biblioteche è un problema molto grave ma piuttosto sottovalutato: una conferenza tenuta alla British Library fa il punto della situazione. (Fra i paesi che hanno subito i furti peggiori, ci sono la Svezia e l’Italia).
  5. Quattro falsi miti sul lavoro freelance. “Freelancers increasingly come from working-class backgrounds, work for low wages, and share the primary interests — and the precarity — of the wider working class. We are not a precari-bourgeoisie — we are the future of class struggle”.
  6. “Das was a citizen of a nominally secular state. But that state has been failing to safeguard free speech and demand accountability for machete-wielding fundamentalists. Das wasn’t the first blogger killed; he was the third in three months”. La storia terribile di Ananta Bijoy Das, un blogger bangladese che criticava il fondamentalismo ed esaltava la laicità. Ed è morto per questo.
  7. L’Economist riassume la situazione legale delle banche, e il succo è già tutto nel sottotitolo: più atti illeciti, più multe, nessun procedimento giudiziario.
  8. Tutti i più comuni pregiudizi attorno a rom, sinti e camminanti smontati passo passo in un pdf a cura di Radicali Roma e dell’associazione è possibile.
  9. E a proposito di rom: conoscete la storia vergognosa del campo di Lungo Stura Lazio, a Torino? La racconta Maria Matteo su A - Rivista anarchica.
  10. La collezione di fotografie della New York Public Library è stata mappata con il massimo rigore. Un bel modo per vedere l’evoluzione della città nel tempo, quartiere per quartiere.
  11. Sul caso dei lavoratori non pagati da Isbn, consiglio di leggere due cose a margine, che allargano il campo di analisi: un articolo di Andrea Inglese e la recensione di Roberto Ciccarelli al nuovo pamphlet di Sergio Bologna.
  12. Il governo statunitense ha reso pubblici alcuni documenti trovati nel compound dove si nascondeva Osama bin Laden. Tra questi c’è un modulo d’iscrizione ad Al Qaeda dall’aspetto sorprendentemente formale. (Chi fa domanda deve specificare anche i suoi hobby).
  13. Si dice che il mercato digitale della musica sia in crisi nera e i soldi per pagare gli artisti siano ormai agli sgoccioli. Il sito The Verge ha ottenuto il contratto fra Sony e Spotify, e la realtà delle cose è fatta più che altro di distribuzione ineguale degli anticipi: “But what the contract doesn’t stipulate is what Sony Music can and will do with the advance money. Does it go into a pot to be divided between Sony Music’s artists, or does the label keep it to itself? According to a music industry source, labels routinely keep advances for themselves”.
  14. Come immagino tutti saprete, il 20 maggio David Letterman ha condotto l’ultima puntata del suo Late show. Alternative Nation ha raccolto le dieci migliori performance di gruppi grunge da lui ospitate.
  15. E fra le cose che sono finite, c’è anche Mad men. Su Pitchfork, Eric Trum fa un’analisi della musica comparsa nella seria televisiva (e sottolinea l’incapacità di Don Draper di coglierne l’importanza).

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