23 aprile 2003 00:00

La polmonite atipica “è un’infezione democratica. Abbiamo bisogno di epidemie del genere per ricordarci che siamo tutti vulnerabili”. Parola di Kelly Lee, del Centre on Global Change and Health di Londra. La Sars sta colpendo bianchi e gialli, poveri e ricchi senza fare distinzioni. Da anni i militanti noglobal e i sindacalisti chiedono che i lavoratori delle multinazionali occidentali siano trattati tutti nello stesso modo, indipendentemente dal fatto che la loro fabbrica si trovi a Bangkok o a Toronto. Nell’immediato la Sars impone alla Cina uno sforzo di trasparenza inedito. Ma soprattutto deve essere l’occasione per alzare gli standard igienico-sanitari di tutto ciò – prodotti e persone – che entra in circolazione nel mondo globalizzato. È questo il miglior antivirus per evitare le prossime Sars. E bisogna che i nostri governi se lo mettano bene in testa. La globalizzazione non facilita solo il trasferimento dei soldi, ma anche quello delle malattie. E se i nostri vicini vivono e lavorano in condizioni migliori, stiamo meglio pure noi.

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