Se può far piacere che tra i film più visti durante il periodo natalizio ci siano diverse pellicole italiane, si deve anche registrare il fatto che al cinema ci si va sempre poco. Nel 2024 c’è stata una piccola flessione in negativo rispetto al 2023 (-0,4 per cento degli incassi totali, -1,3 per cento delle presenze). Quindi dati stabili, ma leggermente al ribasso.

Alla Regione Lazio è in via di approvazione una legge che di fatto consentirebbe alle sale (di Roma e del Lazio) di trasformarsi in modo sostanziale, cambiando destinazione d’uso o ospitando al loro interno altre attività commerciali, come ristoranti, bar e librerie.

È ovvio che è difficile opporsi ai grandi cambiamenti di società e costume. Perché, se nel 1970 in una città come Roma c’erano duecento cinema e oggi ce ne sono solo la metà, è evidente che qualcosa è cambiato.

Certo, una legge del genere non è pensata per favorire il cinema e ci lascia con il dubbio che quella bella sala che un domani diventerà un megastore monomarca (di cui non si sente davvero la mancanza) avrebbe potuto continuare a fare egregiamente il suo lavoro. Gli esempi a Roma non mancano. E non parliamo solo del Cinema Troisi e del Nuovo Cinema Aquila, ma anche di sale più “tradizionali” come il Barberini, a cui certo non manca il pubblico.

Qualcuno comunque ha scelto di vedere il bicchiere mezzo pieno, concentrandosi sui numeri che riguardano il cinema italiano. Nel 2024 i film italiani hanno incassato 122 milioni di euro, quasi due milioni in più del 2023. Nell’ultimo mese Io e te dobbiamo parlare di Alessandro Siani, uscito il 19 dicembre, ha incassato quasi 10 milioni di euro (per capirci Vermiglio di Maura Delpero è arrivato a 2,2 milioni di euro, mentre Parthenope di Paolo Sorrentino ne ha incassati 7,5).

Ma il fenomeno natalizio è stato Diamanti di Ferzan Ozpetek, uscito sempre il 19 dicembre, che ha guadagnato 13,2 milioni, ponendosi come film italiano fin qui più visto della stagione (quello più visto del 2024 invece è Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri).

Del resto Ozpetek, fin dai tempi delle Fate ignoranti e della Finestra di fronte, ha avuto belle soddisfazioni al botteghino. Diamanti racconta le vicende della grande sartoria Canova che alla fine degli anni settanta si divide fra teatro e cinema e restituisce un mondo femminile, molto materno, affezionato alle tradizioni ma aperto ai cambiamenti. In più Ozpetek, pescando tra piccolo e grande schermo, ha schierato un cast femminile all-star (Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Vanessa Scalera, Geppi Cucciari, Paola Minaccioni, Lunetta Savino, Kasia Smutniak, Mara Venier e tante altre), in grado di attirare un pubblico molto ampio, che si è rivelato una carta vincente.

Questo testo è tratto dalla newsletter Schermi.

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