Sono una ventenne eterosessuale e sto con un maschio eterosessuale di 30 anni. Ci frequentiamo da un anno e conviviamo da sette mesi. Tra di noi c’è molto amore, ma anche un sacco di discussioni. I conflitti nascono da problemi di abuso e di abbandono per quanto riguarda lui, e di scarsa autostima e rabbia da parte mia. Abbiamo cominciato a vedere uno psicologo di coppia per affrontare la questione e capire come risolverla.

La settimana scorsa abbiamo litigato per il fatto che lui beve (in continuazione e tanto), e anche perché aveva organizzato un incontro tra me e la vicina del piano di sotto (con la quale i miei rapporti non sono buoni per via di questioni di parcheggio) per _farci qualche canna insieme.__Venendo al punto: ci siamo messi a urlare, e a un certo punto io l’ho preso a schiaffi. Davvero non volevo. È una cosa che mi è venuta da dentro, e me ne sono pentita all’istante. Lui mi ha chiesto di andarmene di casa, ed è da qualche giorno che sto da mia madre._

Adesso abbiamo deciso di stare lontani fino alla prossima seduta di terapia. Se lui si presenta, significa che vuole darmi una seconda possibilità; altrimenti dovrò fare le valigie e andarmene. Immagino che la mia domanda si riassuma in: sono una persona violenta? L’equivalente femminile dei mariti che picchiano le mogli? C’è qualcosa che posso fare per dimostrare che sono pentita e disposta a cambiare? Io lo amo con tutta me stessa, e non voglio perderlo per un errore così stupido.

–Lost And Confused, Knowing I Need Guidance

Le coppie che finiscono in terapia di coppia quando stanno insieme da meno di un anno farebbero meglio, a mio avviso, ad andare in terapia singolarmente. Con questo intendo dire: andare in terapia da single, non come coppia.

Per avere relazioni non bisogna essere perfetti, LACKING, ma in buone condizioni sì. Non mi sembra che nessuno di voi due risponda al requisito. I suoi problemi di abuso e di abbandono, i tuoi problemi di autostima e di rabbia: ritengo che entrambi dovreste affrontare questi problemi con uno psicologo – con due psicologi diversi – ma per il bene di voi stessi, non della relazione. Tu ti rimetti in sesto, lui si rimette in sesto, e poi potete o rimettervi insieme, oppure essere in buone condizioni per il prossimo che arriva.

Infine, LACKING: uno schiaffo all’età di vent’anni – schiaffo del quale ti sei immediatamente pentita, e di cui ti sei assunta la piena responsabilità (senza accampare stronzate tipo che è stato l’altro a provocarti) – non fa di te una persona violenta a vita.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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