Cinquantamila persone sono scese in piazza nelle principali città della Grecia, il 4 febbraio, per manifestare contro la riforma del sistema pensionistico presentata dal governo di Alexis Tsipras. Ad Atene ci sono stati scontri tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine. Il video. Leggi
Ad Atene è arrivato il freddo. S’infila tra i cantieri navali abbandonati del porto, risale su via Pireos e avvolge piazza Omonoia, scende dalle colline del Licabetto e di Filopappo e s’impadronisce delle vie di Exarchia. Ad Atene il freddo agisce come un catalizzatore della povertà. Leggi
In vita mia ho conosciuto quattro tipi di passione amorosa. Quella suscitata da una persona, quella provocata da un animale, quella generata da una creazione storica dello spirito (libro, opera d’arte, musica e persino istituzione) e quella scatenata da una città. Mi sono innamorato di una manciata di persone, di cinque animali, di un centinaio di libri e di opere, di un museo e di tre città. Leggi
La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.
Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.
L’eurogruppo dei ministri finanziari avrebbe raggiunto un accordo in linea di principio sulla concessione di un prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia. L’ha scritto l’agenzia di stampa Bloomberg, citando fonti vicine alle trattative. L’annuncio dovrebbe avvenire domani, dopo che saranno definiti i dettagli tecnici.
Il 13 luglio, dopo che Atene ha trovato un accordo con i creditori a Bruxelles, i cittadini sono tornati in piazza Syntagma per esprimere dissenso rispetto all’intesa. “L’Europa ci umilia”, hanno affermato i manifestanti che hanno criticato Alexis Tsipras per la sua decisione di firmare il piano. Leggi
“Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda ci prenderanno come esempio”, commenta Anneta Kavadia, parlamentare di Syriza mentre partecipa all’euforia di piazza di migliaia di ateniesi che hanno festeggiato tutta la notte. “Abbiamo votato no ma in realtà è un sì al nostro futuro, per un’Europa nuova”. Le testimonianze da piazza Syntagma. Leggi
Almeno 17mila persone, in maggior parte sostenitori del partito al potere Syriza, manifestano ad Atene e a Salonicco a favore del no al referendum, denunciando il “ricatto dei creditori”: Unione europea e Fondo monetario internazionale (Fmi). Secondo la polizia, ci sono più di ottomila persone radunate a piazza Syntagma e al parlamento nel centro di Atene e quattromila a Salonicco, la seconda città della Grecia.
Dopo il fallimento dell’accordo tra Atene e i suoi creditori per trovare un’intesa sulle riforme che avrebbero dovuto fornire una garanzia per i prestiti futuri, i greci sono chiamati domenica 5 luglio a partecipare a un referendum per dire sì o no alle nuove misure di austerità proposte dai creditori.
Migliaia di persone si sono radunate in piazza Syntagma ad Atene, davanti al parlamento greco per manifestare il loro sostegno al primo ministro Alexis Tsipras, impegnato nelle trattative con i creditori internazionali per evitare il default. Armati di fischietti e di bandiere della Grecia e dell’Unione europea, i manifestanti sostengono la necessità di restare in Europa e nell’eurozona.
Migliaia di persone hanno manifestato giovedì 18 giugno. Dopo il fallimento delle trattative dell’Eurogruppo per un accordo sul debito greco, si teme che Atene possa andare in default e uscire dall’eurozona. Leggi
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