Nicola Lagioia

È uno scrittore italiano. Il suo ultimo romanzo è La ferocia (Einaudi 2014)

Una proposta per evitare il disastro nel mondo del libro

Oggi in Italia riaprono le librerie, anche se non in tutto il paese. Il vero problema però è che l’intera filiera del libro rischia di crollare su se stessa. Leggi

La poesia di Philip Schultz ci aiuta a fare i conti con l’età della rabbia

Nelle ultime settimane il poeta e narratore statunitense Philip Schultz è stato in Italia per un breve giro di presentazioni. Vincitore del premio Pulitzer nel 2008, Schultz è autore di un toccante memoir dal titolo La mia dislessia. Non è l’ultimo campione del politicamente corretto (un ex dislessico che vince il Pulitzer), piuttosto una sommessa risposta a quell’insopportabile culto della forza che aggredisce con sempre più invadenza la nostra vita pubblica e privata. Leggi

Donald Trump, un sogno dentro un sogno

Perché il discorso della sinistra è oggi tanto inefficace? Perché non ha fermato Donald Trump e non sembra sortire effetti concreti contro i populismi, i neorazzismi, le derive genuinamente antidemocratiche che agitano venti di tempesta in Europa e negli Stati Uniti? Leggi

Sapere la verità su Babbo Natale non ci fa diventare adulti

In genere siamo convinti che Babbo Natale così come lo conosciamo esista da secoli. Ci lamentiamo al limite del fatto che la sua figura, che erroneamente potremmo considerare intatta da epoche vagamente preindustriali, sia biecamente sfruttata dalla macchina del consumo più sfrenato. Ma come reagiremmo al pensiero che Babbo Natale, più che essere cavalcato dalla società dei consumi, sia cresciuto di pari passo con essa fino a diventare, oggi, uno dei suoi rappresentanti più emblematici? Leggi

Crescere ascoltando Bob Dylan

La prima volta che andò a vedere un concerto di Bob Dylan era il 6 giugno del 1991. Non solo non aveva mai visto dal vivo l’autore di Blowin’ in the wind, ma non era mai stato a Roma. Leggi

Nei romanzi di Marilynne Robinson possiamo leggere il nostro futuro

Questo articolo vuole essere un omaggio a una delle più grandi scrittrici americane viventi nonché un sentito invito a leggerla, specie in Italia, dov’è poco conosciuta. È anche un gesto riparatorio. Ma a questo ci arriveremo. Dirò prima che Marilynne Robinson è qualcosa di più di una scrittrice dal talento invidiabile. Leggi

L’Europa del Manifesto di Ventotene nascerà solo se lo vorremo tutti

Un conto sarebbe stato arrivare a Ventotene gli anni scorsi, quando il peggio poteva essere evitato. Diverso è arrivarci per un festival letterario nell’estate del 2016, quando tutto è ormai libero di accadere. Ma poiché la letteratura ha spesso come sottofondo l’arte della beffa, a Ventotene quest’anno, pochi giorni prima degli scrittori, sono approdate le personalità politiche più potenti di Italia, Francia, Germania per agitare tutte insieme l’ampolla di un miracolo: cambiare tutto, senza modificare nulla. Leggi

I giovani sostengono l’Italia in crisi ma la politica guarda altrove

L’Italia è, tra i paesi ricchi, uno di quelli in cui l’ingiustizia sociale trova meno argini al suo dilagare. E, in assoluto, quello che nell’ultimo decennio ha lavorato meglio per distruggere il futuro dei giovani. Leggi

Il centro Baobab a Roma è un antidoto contro il razzismo

A Roma c’è Baobab experience. Darne una definizione ufficiale sarebbe fuorviante: non è solo un centro di accoglienza, non è un centro sociale, non è (ancora) un progetto in cui la cittadinanza attiva incontra le istituzioni per offrire una soluzione a un’emergenza. È un corridoio umanitario per migranti in transito. Leggi

Il cambiamento iraniano nelle parole di Shirin Ebadi

Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, è stata la prima donna a ricoprire la carica di giudice in Iran e ha dedicato la sua vita alla lotta per la democrazia. Oggi vive in esilio a Londra. Presentando a Torino la sua autobiografia ha commentato la situazione dei diritti umani in Iran, i rapporti con l’occidente e il ruolo dei giovani nel futuro del paese. Leggi

Cosa rende It di Stephen King un capolavoro

È stupefacente come molti di coloro che dovrebbero restarne più impressionati (scrittori e critici letterari) preferiscano il balsamo della rimozione all’impegno di prendere davvero le misure alla storia di Pennywise. Leggi

La luminosa galassia da cui ci parla ancora David Bowie

Viviamo in un’epoca in cui il concetto di identità si sta irrigidendo in modo sempre più stupido e pericoloso. Bowie era un campione della specialità opposta. Passava da un personaggio all’altro perché pensare la metamorfosi è nelle possibilità degli esseri umani. Leggi

Proviamo a usare internet per scoprire il mondo invece che per insultare

Mi piacerebbe parlarvi della violenza in rete. Non quella dei terroristi o dei fanatici di professione, ma quella delle “persone normali”. Leggi

Cosa resta della satira in Italia

I mezzi d’informazione istituzionali sembrano vecchi ministeri paralizzati dal loro intreccio di poteri. Su Facebook e Twitter la merce più spacciata è un sarcasmo a basso costo. In un simile contesto ci si chiede che ruolo può avere la satira. Non solo quella tout court, ma un qualunque esercizio di intelligenza in forma disegnata o scritta che torni a dire che il re è nudo.   Leggi

Bella e perduta è un film visionario sull’Italia di oggi

Nell’estate in cui il meridione torna al centro dell’attenzione dopo i numeri del rapporto Svimez, arriva un film sul sud Italia provvidenzialmente disancorato da ogni ricatto dell’agenda politica.  Leggi

Non è vero che tutte le storie sono state raccontate

Che cosa resta da fare alla letteratura? È questa una domanda che sarebbe suonata forse meno urgente fino a venticinque anni fa, e che oggi accompagna i giorni di una nuova età dell’ansia. Qualcuno si era illuso che il ventunesimo secolo sarebbe stato una crociera senza iceberg. Ci siamo fatti cogliere di sorpresa un’altra volta, distratti dall’orchestrina che suonava. Leggi

Quei 57 giorni tra Falcone e Borsellino che cambiarono una generazione

Per gli sguardi consapevoli, la morte di Giovanni Falcone fu l’ennesimo capitolo del romanzo delle stragi. Uno dei più dolorosi, eppure scritto nello stile (inchiostro simpatico compreso) che caratterizza altri disastri nazionali. I distratti quel giorno caddero dalle nuvole. I volenterosi carnefici della repubblica cominciarono a insabbiare. Le prefiche in gessato strepitarono per coprire certi rivelatori rumori di fondo. I veri uomini di stato cercarono al contrario di arrestare disperatamente una macchina narrativa ormai più grande di loro. Leggi

Nel mondo di Aldo Busi

Una normale intervista. O un giro con Aldo Busi per le vie di Montichiari. A differenza del canarino cui è stata aperta la gabbia da cinque minuti senza che nulla accada, ci metto un niente a cogliere il volo e l’occasione: in pochi secondi siamo fuori. Leggi

Giro d’Italia in ottanta librerie

La fortuna è che, al di là delle iniziative istituzionali a sostegno della lettura, o dei consigli d’amministrazione dei colossi dai piedi d’argilla, esiste un paese reale. E nel paese reale, oltre ai librai indipendenti ci sono le associazioni, i comitati, i gruppi di lettura, i presìdi, addirittura i privati con la passione per la lettura disposti a mettere qualche soldo su iniziative destinate ad avere più successo di quelle che (con dieci volte la stessa spesa) gli organi ufficialmente preposti al fine riescono ad affondare una dopo l’altra da molti anni a questa parte. Queste persone io le conosco, ci parlo, le incontro da almeno vent’anni, e in particolare mi è capitato di farlo negli ultimi mesi trascorsi senza pause a macinare chilometri. Leggi

Cosa si nasconde dietro le nostre rabbie quotidiane

“Sei un cane!”. “Pezzo di merda”. “Peggio della camorra”. Molti di quelli che fino allo scorso mese piazzavano l’icona “Je suis Charlie” sulle foto del proprio profilo Twitter o Facebook non si sono fatti problemi a scagliarsi qualche giorno fa contro Alessandro Siani. Leggi

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