Roman Pilipey, Afp

L’esercito ucraino, che è in difficoltà da mesi lungo la linea del fronte, ha annunciato il 15 maggio il ritiro da alcune aree della regione di Charkiv, nel nordest dell’Ucraina, dove la settimana scorsa la Russia ha lanciato un’offensiva di terra.

Per contrastare l’avanzata russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha esortato il 14 maggio l’occidente ad accelerare le forniture di armi, in seguito a un incontro con il segretario di stato statunitense Antony Blinken, arrivato a Kiev per rassicurare l’alleato sul sostegno degli Stati Uniti.

Il 14 maggio l’esercito russo aveva affermato di essere penetrato “in profondità nelle difese ucraine” e di aver assunto il controllo di un nuovo villaggio.

“Abbiamo dovuto trasferire i nostri soldati in posizioni più vantaggiose nelle zone di Lukiantsi e Vovchansk”, ha dichiarato Nazar Voloshin, portavoce delle forze ucraine nella regione.

L’offensiva di terra lanciata dall’esercito russo il 10 maggio ha colto Kiev di sorpresa. I soldati di Mosca hanno assunto il controllo di diversi villaggi e circa ottomila persone sono state costrette a lasciare le loro case.

Secondo il canale Telegram DeepState, vicino all’esercito ucraino, l’esercito russo ha conquistato 80 chilometri quadrati di terreno nella zona di Lukiantsi e 53 chilometri quadrati in quella di Vovchansk.

“Le regioni di Donetsk e Charkiv sono quelle in cui la situazione è più difficile”, ha affermato Zelenskyj la sera del 14 maggio.

Il presidente ucraino ha insistito sulla necessità di “accelerare in modo significativo” le consegne di armi occidentali: “Attualmente passa troppo tempo tra l’annuncio e l’effettiva consegna delle armi in prima linea”.

Poche ore prima Blinken aveva assicurato all’Ucraina che gli aiuti militari statunitensi “sono in arrivo e faranno la differenza sul campo di battaglia”.

A causa dell’opposizione del Partito repubblicano, Washington ha impiegato mesi per sbloccare i circa 61 miliardi di aiuti promessi dalla Casa Bianca.

Intanto, il 14 maggio Zelenskyj ha annullato una visita in Spagna prevista per il 17 maggio.