Il 14 ottobre il premio Nobel per l’economia è stato assegnato al turco-statunitense Daron Acemoğlu e ai britannico-statunitensi Simon Johnson e James A. Robinson per le loro ricerche sulle differenze di prosperità tra stati.

I ricercatori, che lavorano negli Stati Uniti, sono stati premiati “per i loro studi sul modo in cui le istituzioni influenzano la prosperità degli stati”, ha spiegato la giuria in un comunicato.

“Ridurre le enormi differenze di reddito tra stati è una delle principali sfide del nostro tempo, e i tre economisti premiati hanno dimostrato l’importanza delle istituzioni per raggiungere l’obiettivo”, ha dichiarato Jakob Svensson, presidente del comitato del Nobel per l’economia.

“I tre ricercatori hanno sviluppato nuovi metodi, sia empirici sia teorici, che hanno fatto progredire in modo significativo la nostra comprensione delle disuguaglianze globali”, ha aggiunto.

“In particolare, esaminando i diversi sistemi politici ed economici introdotti dai colonizzatori europei, i tre economisti hanno evidenziato un legame tra istituzioni e prosperità degli stati”, si legge nel comunicato del comitato del Nobel.

Acemoğlu, 57 anni, e Johnson, 61, insegnano al Massachusetts institute of technology (Mit), mentre Robinson, 64, insegna all’università di Chicago.