L’8 novembre la Cina ha approvato una legge sull’energia il cui obiettivo è “promuovere la neutralità carbonica”, hanno riferito i mezzi d’informazione statali, mentre Pechino punta a decarbonizzare la sua economia entro il 2060.

La Cina è il paese con le più alte emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento globale, ma è anche leader nel settore dell’energia pulita, con una capacità eolica e solare che è quasi il doppio di quella di tutti gli altri paesi messi insieme.

Si è impegnata a raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030 e ad azzerare le emissioni nette entro il 2060.

Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, “la nuova legge sull’energia permetterà di arrivare rapidamente al picco delle emissioni e favorirà la decarbonizzazione dell’economia”.

“Garantirà la sicurezza energetica del paese e lo sviluppo sostenibile dell’economia e della società”, ha affermato la Xinhua.

L’annuncio arriva mentre l’assemblea nazionale del popolo è riunita questa settimana a Pechino per approvare una serie di misure di sostegno all’economia e all’ambiente.

L’11 novembre si aprirà a Baku, in Azerbaigian, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop29), un appuntamento cruciale nella lotta alla crisi climatica.

Il 7 novembre il Servizio europeo sul cambiamento climatico di Copernicus (C3s) ha affermato che il 2024 sarà quasi sicuramente l’anno più caldo mai registrato e il primo a superare la soglia degli 1,5 gradi in più rispetto all’era preindustriale (1850-1900).

Con l’accordo di Parigi, adottato nel 2015, gli stati si sono impegnati a mantenere la temperatura media globale ben al di sotto della soglia dei due gradi, e preferibilmente al di sotto di quella degli 1,5 gradi.

Quest’estate la Cina, come molti paesi dell’emisfero settentrionale, ha registrato condizioni climatiche estreme, che secondo gli scienziati peggioreranno nei prossimi anni.

Il nord del paese è stato colpito da ondate di caldo eccezionale, mentre alcune aree del centro e del sud hanno registrato piogge torrenziali, che hanno causato alluvioni mortali.