Quasi il 70 per cento dei morti nella Striscia di Gaza tra novembre 2023 e aprile 2024 sono donne e bambini, hanno affermato l’8 novembre le Nazioni Unite, che hanno verificato minuziosamente un conteggio parziale delle vittime dell’offensiva israeliana.

Un nuovo rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani denuncia una vasta gamma di violazioni del diritto internazionale, molte delle quali potrebbero costituire crimini di guerra, crimini contro l’umanità e forse anche genocidio.

Secondo il rapporto, l’offensiva israeliana ha preso di mira soprattutto i civili.

“Il comportamento dell’esercito israeliano ha portato a un livello senza precedenti di morti, feriti, fame e malattie”, denuncia il rapporto, che condanna anche il “persistente e illegale impegno d’Israele a ostacolare l’accesso agli aiuti umanitari, distruggere le infrastrutture civili e costringere ripetutamente la popolazione a spostarsi”.

L’ambasciata israeliana presso le Nazioni Unite a Ginevra ha respinto categoricamente “le assurde conclusioni del rapporto”, denunciando “la demonizzazione d’Israele”.

Il rapporto accusa anche Hamas e altri gruppi armati palestinesi di aver commesso violazioni che potrebbero costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità, tra cui prese di ostaggi, omicidi, torture e violenze sessuali.

La maggior parte di questi crimini è stata commessa durante l’attacco senza precedenti di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre 2023, che ha causato 1.206 morti, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.

Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha invece causato finora la morte di 45.508 persone.

“Dall’analisi di circa diecimila casi di persone uccise nella Striscia di Gaza tra novembre 2023 e aprile 2024 è emerso che quasi il 70 per cento erano donne e bambini”, ha affermato Ajith Sunghay, responsabile delle attività dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite nei territori palestinesi.

“Questo livello senza precedenti di morti e feriti tra i civili è una conseguenza diretta del mancato rispetto da parte d’Israele dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario”, ha dichiarato in un comunicato Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani.