Il 12 novembre una pediatra di Mosca è stata condannata a cinque anni e mezzo di prigione dopo che la madre di un suo paziente l’ha denunciata per aver criticato l’invasione russa dell’Ucraina durante una visita medica.

Nadejda Bujanova, 68 anni, “è stata riconosciuta colpevole e condannata a cinque anni e mezzo di prigione”, ha affermato la giudice Olga Fedina, secondo un giornalista dell’Afp presente in aula.

“Vergogna!”, hanno gridato i sostenitori di Bujanova dopo la lettura della sentenza.

Poco prima la pediatra aveva definito “assurdo” il procedimento giudiziario nei suoi confronti.

Uno dei suoi avvocati, Oscar Tcherdjiev, ha dichiarato alla stampa che la sentenza è “illegittima e sproporzionata”. “La procura non ha presentato alcuna prova”, ha aggiunto.

La procura aveva chiesto una condanna a sei anni, mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione di Bujanova, che sostiene di essere innocente.

Il calvario della pediatra è cominciato il 31 gennaio, quando la moglie di un soldato disperso al fronte in Ucraina, Anastassia Akinchina, 34 anni, l’ha denunciata, accusandola di aver affermato durante una visita al figlio di sette anni che suo marito “era un obiettivo legittimo per le forze ucraine dato che l’esercito russo aveva invaso l’Ucraina e stava uccidendo i civili”.

Questa versione è stata smentita da Bujanova, che ha definito Akinchina come una “persona instabile”.

Spietata repressione

La pediatra era stata licenziata dall’ospedale in cui lavorava e qualche tempo dopo era stata arrestata e incriminata “per diffusione di notizie false sull’esercito russo, presumibilmente motivate da odio etnico”.

Bujanova vive in Russia da trent’anni, ma è nata a Leopoli, in Ucraina.

In Russia è in corso una spietata repressione nei confronti dei critici reali o presunti dell’offensiva militare russa in Ucraina, ordinata nel febbraio 2022 dal presidente Vladimir Putin.

Gli arresti per spionaggio, tradimento, sabotaggio, estremismo o semplice critica all’esercito sono in aumento, con pene detentive molto pesanti per le persone coinvolte.