Il 20 novembre gli Stati Uniti hanno messo il veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” nella Striscia di Gaza. Si è trattato dell’ennesimo veto a sostegno dell’alleato israeliano.

Il progetto di risoluzione, presentato dai dieci membri eletti del Consiglio di sicurezza, chiedeva “un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente, che dev’essere rispettato da tutte le parti in causa”, e “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

“Abbiamo spiegato chiaramente durante i negoziati che non avremmo potuto sostenere un cessate il fuoco senza garanzie sul rilascio degli ostaggi”, ha affermato dopo la votazione il viceambasciatore statunitense Robert Wood, aggiungendo che la risoluzione avrebbe inviato ad Hamas “il messaggio pericoloso che tornare al tavolo dei negoziati non è necessario”.

Il progetto di risoluzione, contestato da Israele, ha ottenuto 14 voti a favore e uno solo contrario.

Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di 43.985 persone. L’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre ha invece causato almeno 1.206 vittime in Israele, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.