Il 19 gennaio, poche ore dopo la sua sospensione, il social network cinese TikTok è tornato accessibile negli Stati Uniti in seguito a un intervento del presidente eletto Donald Trump.
La piattaforma, che ha più di 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, è stata immediatamente inondata di video che celebravano il suo ritorno.
In un messaggio sul social network X, l’azienda ha ringraziato Trump per aver assicurato ai fornitori di servizi che non avrebbero subìto le pesanti sanzioni previste dalla legge.
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Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
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Poco prima il presidente eletto si era impegnato a emanare un decreto subito dopo il suo insediamento, previsto per il 20 gennaio, per sospendere il divieto d’accesso a TikTok, deciso dal congresso in nome della sicurezza nazionale.
La legge, approvata nel 2024, prevede la possibilità di posticipare la sua attuazione per novanta giorni in caso di possibilità concreta di trovare un acquirente, condizione posta alla casa madre di TikTok, l’azienda cinese ByteDance, per evitare un divieto.
“Dobbiamo salvare TikTok”, ha affermato Trump a Washington il 19 gennaio. “Non abbiamo scelta”, ha aggiunto, riferendosi ai “posti di lavoro in gioco”.
“Lavoreremo con il presidente Trump a una soluzione a lungo termine che permetta a TikTok di restare accessibile negli Stati Uniti”, ha affermato invece l’azienda.
Una portavoce del ministero degli esteri cinese, Mao Ning, ha invitato gli Stati Uniti ad “ascoltare la voce della ragione”.
“La Cina attribuisce grande importanza alla riservatezza e alla sicurezza dei dati degli utenti”, ha aggiunto.
“Società congiunta”
Finora ByteDance ha rifiutato di vendere le attività statunitensi della piattaforma per la condivisione di video, molto popolare tra i ragazzi.
“Vorrei una società congiunta, controllata al 50 per cento da statunitensi”, ha dichiarato Trump.
Il 17 gennaio la corte suprema aveva respinto all’unanimità un ricorso di TikTok contro il divieto, affermando che “i timori del congresso per la sicurezza nazionale sono legittimi”.