Il bilancio delle vittime delle inondazioni che hanno colpito la città di Mokwa, nella Nigeria centrale è salito ad almeno 115 morti. Lo ha dichiarato un funzionario dei servizi di emergenza il 30 maggio.

“Il bilancio delle vittime è di almeno 115 morti”, ha detto ai giornalisti Hussaini Isah, responsabile operativo dell’agenzia nazionale per la gestione delle emergenze nello stato federale del Niger. Le piogge torrenziali hanno spazzato via decine di case a Mokwa.

I servizi di soccorso stanno ancora lavorando per localizzare i dispersi. “Prevediamo che le vittime aumenteranno significativamente, perché i soccorritori sono stati mandati in diverse località”, ha spiegato Ibrahim Audu Husseini, il portavoce dell’agenzia per le emergenze.

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La Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, è spesso colpita da inondazioni durante la stagione delle piogge, che va da maggio a settembre.

Secondo gli scienziati, i cambiamenti climatici stanno intensificando gli eventi meteorologici estremi. Le inondazioni, solitamente causate da forti piogge e infrastrutture carenti, provocano ogni anno danni devastanti, uccidendo centinaia di persone.

In Nigeria le alluvioni sono aggravate da un drenaggio delle strade inadeguato, dalla costruzione di abitazioni in zone a rischio e dallo sversamento di rifiuti nelle fognature.

Nei giorni scorsi il servizio meteorologico aveva lanciato l’allarme per possibili inondazioni in quindici dei trentasei stati nigeriani.

Nel 2024 più di 1.200 persone sono morte e 1,2 milioni sono state sfollate in almeno trentuno dei trentasei stati nigeriani, in quelle che sono state le peggiori alluvioni da decenni.

Di fronte all’aggravarsi del problema, l’anno scorso il presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu ha chiesto di destinare più risorse ai soccorsi e di creare un sistema di allerta “per mitigare le conseguenze dei disastri ambientali”.

Da parte loro, i servizi di emergenza insistono sulla necessità di un maggiore sostegno governativo per affrontare l’entità dei danni e per limitare le perdite di vite umane.