In diversi stati dell’Unione europea, non solo in quelli dell’est e scandinavi, stanno tornando delle forme di servizio militare volontario o obbligatorio. La guerra in Ucraina e la crescente aggressività russa sono ovviamente le prime ragioni di questo fenomeno, insieme alla politica ambigua di Donald Trump nei confronti degli alleati. Le opinioni pubbliche europee sono preoccupate da questa tendenza, e molti giovani sono scettici davanti all’eventualità di una formazione militare e ostili all’ipotesi di una leva obbligatoria.

Il notiziario video Europa Settegiorni, che racconta la vita delle società del continente, spiega che l’istituzione della leva militare serve per avere a disposizione, oltre a un esercito di professionisti, migliaia di riservisti da mobilitare in caso di una grave crisi o di un attacco. E ha anche la funzione di scoraggiare eventuali aggressioni, in particolare della Russia.

Questo notiziario settimanale è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in dieci lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: Balkan Insight (Birn), El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio), Sinopsis (Birn Romania). Il progetto, coordinato da Arte, è finanziato dall’Unione europea in seguito all’invito della Direzione generale delle reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie (Cnet) di creare piattaforme multimediali europee.

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