In alcuni paesi del mondo, come la Cina, si usano già software di riconoscimento facciale che permettono di identificare una persona tra la folla usando l’intelligenza artificiale. Il sistema dovrebbe servire a prevenire crimini o attacchi terroristici, ma è anche un modo per sorvegliare i cittadini e scoraggiare e reprimere il dissenso.

Il notiziario video Europa Settegiorni, che racconta la vita delle società del continente, spiega che l’Unione europea è stata la prima nel mondo a cercare di disciplinare l’intelligenza artificiale e a vietare la sorveglianza di massa. Nonostante questo, alcuni governi dell’Unione guardano con interesse a queste nuove tecnologie come strumento per garantire la sicurezza. E a volte già le usano, anche se solo in caso di eventi particolari. Sono un male necessario o un pericolo per la privacy e le libertà dei cittadini?

Questo notiziario settimanale è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in dieci lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: Balkan Insight (Birn), El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio), Sinopsis (Birn Romania). Il progetto, coordinato da Arte, è finanziato dall’Unione europea in seguito all’invito della Direzione generale delle reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie (Cnet) di creare piattaforme multimediali europee.

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