- Il premio Nobel per la pace è stato assegnato all’International campaign to abolish nuclear weapons (Ican), una coalizione di ong di circa cento paesi che si battono per l’abolizione delle armi nucleari.
- Il capo della polizia catalana Josep Lluís Trapero ha testimoniato davanti all’Audiencia nacional di Madrid, il tribunale incaricato degli affari di sicurezza nazionale. Trapero è stato convocato con l’accusa di sedizione insieme al suo vice e ai capi delle principali associazioni indipendentiste, in relazione al comportamento dei suoi agenti, i mossos, in occasione delle proteste indipendentiste avvenute il 20 e il 21 settembre. Intanto il presidente della Catalogna Carles Puigdemont ha annunciato che parlerà davanti al parlamento catalano il 10 ottobre. La corte costituzionale spagnola aveva sospeso la seduta indetta per il 9 ottobre. Alcune banche e istituzioni finanziarie catalane hanno annunciato il trasferimento in altre regioni del paese.
- La tempesta tropicale Nate sta attraversando l’America Centrale ed è diretta verso il Messico meridionale e gli Stati Uniti. Finora ha causato la morte di almeno 22 persone in Nicaragua, Costa Rica e Honduras.
- Il Bangladesh vuole costruire un unico enorme campo profughi per accogliere circa 800mila rohingya provenienti dalla Birmania. Secondo il ministro per la gestione delle emergenze i rifugiati, sia quelli arrivati anni fa sia quelli fuggiti negli ultimi mesi in seguito alle violenze scoppiate nello stato birmano del Rakhine, saranno sistemati su un terreno di 1.200 ettari a Kutupalong.
- Dopo la strage di Las Vegas, in cui sono morte almeno 59 persone, la potente lobby delle armi, la National rifle association (Nra), ha proposto di introdurre nuove regole per la vendita dei bump stocks. Si tratta dei meccanismi, la cui vendita è legale, che trasformano un’arma automatica in un mitra in grado di sparare centinaia di colpi al minuto. Lo stesso meccanismo è stato usato a Las Vegas da Stephen Paddock. Secondo molti osservatori è in realtà un tentativo dell’Nra di dare la colpa a un meccanismo non venduto dai fabbricanti d’armi.
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