18 ottobre 2017 13:37
  • La Cina “è entrata in una nuova era” nella quale “è giusto che prendere il posto che le spetta nel mondo”. Nel discorso di apertura del 19° congresso del Partito comunista cinese, il segretario generale Xi Jinping ha assicurato che le barriere di ingresso agli investimenti stranieri saranno ulteriormente abbassate. Secondo Xi, che punta a ottenere un nuovo mandato di cinque anni, il traguardo finale è la costruzione di “una grande e moderna nazione socialista” . Acclamato dai 2.330 delegati del partito, si è impegnato tra le altre cose a liberalizzare il mercato dei cambi e a trasformare il paese in una guida mondiale a livello politico, economico, militare e ambientale.
  • La ministra dell’interno portoghese Constança Urbano de Sousa si è dimessa in seguito alle critiche per la gestione degli incendi che hanno causato oltre 100 morti in quattro mesi. Il premier Antonio Costa ha accettato le dimissioni. Quest’anno il Portogallo è stato colpito dagli incendi più gravi della sua storia. Tra il 15 e il 16 ottobre almeno 41 persone sono morte e 71 sono rimaste ferite nel nord e nel centro del paese, secondo l’ultimo bilancio della protezione civile. A giugno, 64 persone erano morte in un incendio nei pressi di Pedrógão Grande.
  • In Austria il partito di estrema destra Partito della libertà austriaco (Fpö), considerato il più probabile partner di coalizione dei conservatori dopo le elezioni del 15 ottobre, vuole il ministero dell’interno in cambio della sua partecipazione al governo. Lo ha dichiarato il suo leader, Heinz-Christian Strache. L’Fpö chiede che siano realizzati alcuni punti del suo programma in materia di “sicurezza delle frontiere, stop all’islamizzazione, democrazia diretta sul modello svizzero e alleggerimento delle teasse”.
  • La commissione elettorale del Kenya ha espresso il suo rincrescimento per le dimissioni e la partenza di uno dei suoi commissari. Roselyn Akombe ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti dopo aver ricevuto numerose minacce. “La commissione si trova in uno stato di assedio politico e non è in grado di lavorare”, ha affermato. Le presidenziali si terranno il 26 ottobre dopo l’annullamento di quelle dell’8 agosto, vinte dal presidente uscente Uhuru Kenyatta. Il principale sfidante, Raila Odinga, ha ritiratola sua candidatura.
  • Il presidente del Parlamento europeo ha dichiarato che la Brexit costerà al Regno Unito tra i 50 e i 60 miliardi di euro. Secondo Antonio Tajani i venti miliardi offerti da Londra sono bruscolini. Tajani ha anche sottolineato la mancanza di chiarezza nella posizione britannica, in riferimento alle divisioni nel governo di Theresa May tra chi vuole una rottura netta e immediata con Bruxelles e chi vorrebbe un periodo di transizione.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it