11 marzo 2016 12:49

Nel 2008, dopo molti anni passati all’estero per lavoro, il fotografo Giulio Rimondi decide di tornare in Italia. I cambiamenti e le difficoltà che il paese sta affrontando, soprattutto a causa della crisi economica, lo spingono a riflettere su aspetti che aveva da tempo trascurato. E comincia a immaginare un percorso fotografico, che si realizzerà poi nel 2013.

In quell’anno comincia a viaggiare da nord a sud, con treni, pullman, ma soprattutto a piedi, con l’obiettivo di raccontare “con empatia e lontano dai cliché” le persone e i luoghi di un paese. Senza seguire un itinerario preciso, dalle terre del Po vicino a casa sua alla costa ligure, dalle rovine di Roma al sud “più invernale e segreto”. Luoghi che ha fotografato così come li ha visti, racconta Rimondi, a volte in bianco e nero, altre a colori.

Il suo viaggio, che è ancora in corso, è diventato il progetto Italiana che Rimondi definisce un progetto di “fotografia umanistica”. E che diventerà un libro, pubblicato dalla casa editrice tedesca Kehrer e curato da Christian Caujolle. Per proseguire la realizzazione del progetto è in corso una campagna di raccolta fondi sul sito Kickstarter.

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