18 luglio 2017 16:48

Conosciuto soprattutto per i suoi reportage e le immagini commerciali realizzate per aziende come Volkswagen e Marlboro, il fotografo austriaco Ernst Haas (1921-1986) si è dedicato anche a lavori più personali.

Haas diventò fotografo dell’agenzia Magnum nel 1949. Voleva fare l’esploratore o il pittore e trovò nella fotografia il modo per unire le sue due passioni.

Negli anni cinquanta cominciò a fotografare le strade di New York, in cui si era appena trasferito, scegliendo il colore: “New York è una vera metropoli, un mondo in un mondo, crescita e decadenza… C’è poco di ovvio in questa città, è un costante cambiamento”, spiegava.

Nei progetti più personali si concentrò sul movimento e sperimentò con la messa a fuoco: “Esprimere la dinamicità del movimento attraverso la staticità di un momento lo trovavo molto limitante. Quello che volevo era liberarmi da questo vecchio concetto e arrivare a un’immagine in cui lo spettatore può sentire la bellezza di una quarta dimensione”, diceva.

Le foto a colori di Haas, nonostante siano state pubblicate su numerose riviste internazionali, sono state spesso criticate e accusate di essere troppo leggere. A novembre del 2016 la casa editrice Steidl ha pubblicato una nuova edizione del libro Ernst Haas: color correction 1952–1986 in cui Haas ha ritratto il lato più misterioso degli Stati Uniti.

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