La Francia divisa in due dalla riapertura

L’11 maggio la Francia ha dato il via alla prima fase di allentamento delle misure d’isolamento in vigore da due mesi. Alcune attività produttive non essenziali e le scuole materne ed elementari hanno potuto riaprire, e gli spostamenti sono consentiti in un raggio di cento chilometri dalla propria abitazione. Ma l’uscita dal lockdown non è uguale per tutti.

Secondo il piano annunciato dal primo ministro Édouard Philippe, il territorio francese è stato diviso in due zone in base a tre fattori: la pressione sul sistema sanitario, la velocità di circolazione del virus e la disponibilità di test. Nella zona verde, dove il rischio di una seconda ondata di contagi è considerato più basso, le riaperture procederanno più rapidamente, mentre in quella rossa le restrizioni saranno mantenute più a lungo.

Ministero della salute

Attualmente la zona rossa comprende Parigi e il nordest, oltre all’isola di Mayotte, l’unico focolaio di contagio tra i territori d’oltremare, ma la mappa potrà variare con l’evoluzione dei fattori di rischio.

Per ora l’unica differenza tra le due zone è la riapertura di parchi e giardini, permessa solo nella zona verde. Il 18 maggio le scuole medie potranno riaprire nella zona verde ma non in quella rossa. All’inizio di giugno le scuole superiori, i bar e i ristoranti potranno riaprire nei dipartimenti verdi, ma non in quelli ancora considerati a rischio. I sindaci e i prefetti potranno in ogni caso imporre ulteriori restrizioni su base locale.

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