◆ Per far progredire la scienza in Africa servono anche istituzioni in grado di raccogliere e distribuire finanziamenti, come fa oggi l’Accademia africana delle scienze (Aas), con sede a Nairobi, in Kenya. “Fondata nel 1985 su iniziativa dell’entomologo keniano Thomas Risley Odhiambo, l’Aas si presenta come un’organizzazione ‘non allineata, apolitica e senza scopo di lucro’ e come unica accademia panafricana, il cui obiettivo è ‘trasformare le vite degli abitanti del continente grazie alla scienza’”, racconta Le Monde. “A lungo si è limitata ad attività classiche di rappresentanza o a far incontrare gli scienziati. Ma nel 2015 ha vissuto una piccola rivoluzione, trasformandosi in una piattaforma di finanziamento dopo aver ricevuto denaro dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, dal dipartimento britannico per lo sviluppo internazionale e dall’ong Wellcome trust. Così l’Aas ha cominciato ad assegnare queste risorse pubblicando dei bandi per progetti di ricerca che coprono un’ampia gamma di discipline scientifiche e tutti i paesi dell’Africa”. In passato aveva meno di quindici dipendenti, mentre oggi impiega 64 persone. Il direttore, Nelson Torto, un chimico del Botswana, ha dichiarato a Le Monde che la sua istituzione non è ricca, ma fa girare parecchio denaro: 200 milioni di dollari sono già stati stanziati. Oggi gestisce una ventina di programmi ed eroga borse di studio. Nel 2019 ne ha finanziate una sessantina, per un totale di circa centomila dollari, per ricercatori in vari settori, dai cambiamenti climatici alle malattie infettive.
◆ La questione dei finanziamenti e degli stanziamenti pubblici per la ricerca scientifica è diventata ancora più pressante dopo lo scoppio della pandemia di covid-19, che ha costretto molti governi a dare la priorità alle ricerche in campo sanitario ed epidemiologico, sottraendo importanti risorse ad altri settori. Science scrive che il Sudafrica, per far fronte ai costi legati al covid-19 che sta colpendo duramente il paese (più di 197mila contagiati e 3.200 morti), ha dovuto tagliare 20 milioni di dollari dal budget previsto per lo Square kilometre array (Ska), un enorme radiotelescopio finanziato da un consorzio internazionale, formato da migliaia di piccole antenne paraboliche in grado di captare segnali dallo spazio. Le antenne saranno montate in Sudafrica, nella regione desertica del Karoo, e in Australia. Nel complesso il governo sudafricano, che ha promesso di contribuire per il 14 per cento ai costi dello Ska, ha tagliato del 16 per cento la spesa nella ricerca scientifica per fare fronte alle gravi ripercussioni della pandemia e alla conseguente crisi economica.
◆ Il covid-19, scrive sempre Le Monde, ha monopolizzato anche le attività dell’unico centro in Mali – paese dove il nuovo coronavirus è stato individuato per la prima volta il 25 marzo e che oggi conta poco più di 2.300 casi – in grado di analizzare agenti patogeni di classe 3, cioè quelli che possono provocare una malattia grave negli esseri umani: il laboratorio P3, diretto da Bassirou Diarra all’interno della facoltà di medicina dell’università di Bamako. Il centro, costruito nel 2004, si avvale delle competenze di specialisti esperti nell’isolare e nel maneggiare virus molto contagiosi. “I nostri ricercatori erano pronti da gennaio all’arrivo del nuovo coronavirus”, dichiara Seydou Doumbia, professore della facoltà di medicina. Perché il P3 e i laboratori che gli gravitano intorno sono l’eredità di vari programmi lanciati in Mali dagli anni novanta in poi per affrontare epidemie precedenti, come quelle di aids, tubercolosi ed ebola.
Oggi il laboratorio fa parte del Centro universitario di ricerca clinica creato nel 2015 con i fondi statunitensi dei National institutes of health. “Qui i biologi possono sottoporre il virus a varie procedure per scoprire quali anticorpi sono in grado di resistergli”, spiegano i ricercatori, che vogliono anche studiare se il Sars-cov-2 presenta differenze genetiche nei diversi continenti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1366 di Internazionale, a pagina 58. Compra questo numero | Abbonati