Siamo nel futuro prossimo, in una Germania dominata dai populisti di destra. Britta e il socio Babak gestiscono un’agenzia chiamata il Ponte. È qui che finiscono i depressi e gli aspiranti suicidi che, dopo che tutte le altre terapie hanno fallito, sono offerti agli islamisti e ad altre associazioni radicali come potenziali attentatori suicidi. Solo quando questo cinico modello di business rischia di essere smascherato e il Ponte entra in lotta con un’organizzazione rivale che sta avviando un colpo di stato, Britta tira il freno d’emergenza e diventa addirittura la salvatrice della democrazia occidentale. Cuori vuoti è una parabola sul mondo contemporaneo sprofondato nell’indifferenza e nella passività, ma manca di un centro che tenga insieme le tante parti della storia. Dal terrorismo all’ostilità alla democrazia, dalle guerre per procura ai crimini informatici, Juli Zeh ha mescolato un po’ alla rinfusa tutti gli ingredienti del dibattito di questi anni. Björn Hayer, Der Spiegel
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Questo articolo è uscito sul numero 1393 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati