Non è esattamente un paradosso, ma comunque. Gli sport che offrono meno allo spettatore inesperto spesso ispirano la migliore scrittura. Questo è vero per il baseball e anche per la boxe, un’arte in gran parte nascosta al suo pubblico. Anni di lavoro in palestra e strategie sul ring diventano evidenti solo nei loro risultati: i pugili vengono colpiti o no, vanno ko o no. Dunn, nota soprattutto per il suo romanzo del 1989 Cuori sgozzati, è un’osservatrice acuta ed empatica dei personaggi sul ring, dedita alla ricerca schietta dell’umanità dietro lo spettacolo. È anche una scrittrice con risorse stilistiche che vanno ben al di là della cassetta degli attrezzi dei giornalisti sportivi. Vale a dire, è tra i migliori scrittori di boxe in circolazione. Il circo del ring descrive soprattutto il periodo di massimo splendore della boxe di Portland tra gli anni ottanta e novanta. Alcuni capitoli riguardano la legittimità a lungo negata della boxe femminile, altri esaminano il ruolo della boxe nella formazione dei giovani di città, e la palestra di boxe come rifugio dove “agli uomini è consentito essere gentili gli uni con gli altri”. Matthew Korfhage,
Willamette Week
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati