Something useful
Un treno, una lunga notte, una destinazione comune, due donne. La regista turca Pelin Esmer ha usato questi elementi per raccontare una storia che tiene il pubblico in sospeso per tutto il tempo. Chi sono? Dove vanno? Quali segreti nascondono l’una all’altra? Da sempre da un incontro su un treno, nei film come nella realtà, possono venire fuori cose eccezionali. E tutta la prima parte di Something useful si svolge proprio su un treno, l’ambientazione ideale per conoscere un po’ per volta le due protagoniste man mano che loro stesse si conoscono a vicenda. Ma anche i frammenti delle vite degli altri passeggeri contribuiscono al fascino e all’imprevedibilità della storia. E Something useful tratta proprio delle conseguenze che possono avere su una persona le scelte improvvisate e casuali di qualcun altro. Quando il viaggio finisce la forza del film si affievolisce e la poesia a cui si affida Esmer non compensa questa perdita di energia. Ma il film rimane comunque bellissimo grazie anche a due attrici eccellenti e alla meravigliosa fotografia di Gökhan Tiryaki (C’era una volta in Anatolia, Il regno di inverno). Monica Meijer, Cinemagazine (Paesi Bassi)
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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati