I fantasmi di giovani donne assassinate visitano il poliziotto John “Deke” Deacon (Denzel Washington) nel cuore della notte, dando corpo al senso di colpa dell’agente per un caso non risolto e per un possibile serial killer ancora in circolazione. Anche il poco ispirato thriller di John Lee Hancock è una specie di fantasma che viene dal passato. Il regista scrisse la sceneggiatura nel 1990 pensando a Spielberg. Nel frattempo Hancock si è fatto un nome e ha deciso di dirigerselo da solo. Ma il tempo è stato impietoso per la sceneggiatura e il film sembra datato. Deke torna per caso a Los Angeles e insieme al detective che ne ha preso il posto alla squadra omicidi (Rami Malek) visita la scena di un crimine che potrebbe aver commesso proprio il killer che ossessionava Deke. In alcuni momenti Fino all’ultimo indizio sembra quasi un omaggio a Seven (che però è del 1995). Trent’anni fa forse il film sarebbe sembrato meno convenzionale, ma oggi le storie macabre di detective ossessionati affollano la tv. Denzel Washington, perfettamente a suo agio nel ruolo, fornisce un’ottima miscela di solenne tranquillità, orgoglio ferito e una certa fatica di vivere che non si è ancora trasformata in cinismo. __**Clarisse Loughrey, Independent**

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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati