King Gizzard & The Lizard Wizard (KGLW)

Dopo l’uscita del recente singolo Pleura, gli esuberanti rocker australiani King Gizzard & The Lizard Wizard hanno pubblicato L.W., il 17° album della band e forse uno dei loro lavori migliori. Registrato a distanza nel 2020 durante il lockdown, L.W. continua il viaggio dal punto in cui si era interrotto il suo predecessore K.G. Il nuovo disco mette anche in mostra con precisione le scale microtonali, usate per la prima volta dal gruppo nell’album del 2017 Flying microtonal banana. Il brano If not now, then when? dà il via al disco fondendo fragorosi riff anni ottanta con un funk totale che ricorda i Tame Impala. Ma se vi aspettate di scatenarvi, resterete delusi. Il già citato singolo Pleura è influenzato da Ac/Dc e Doors, ma ha un’atmosfera leggermente mediorientale con l’uso di un bağlama, uno strumento a corde turco che si fonde con l’intreccio ipnotico della batteria. Un’altra traccia di spicco è Ataraxia, una delizia lofi con un ritornello accattivante. In una recente intervista, parlando di L.W., il chitarrista Joey Walker ha dichiarato: “Una parte di me pensa che sia la cosa migliore che abbiamo mai fatto. E una parte di me pensa che sia la peggiore”. Io sinceramente sono più per la prima ipotesi. Emma Harrison, Clash

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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati