L’associazione che rappresenta il 40 per cento dei medici nigeriani ha indetto il 1 aprile uno sciopero a oltranza per protestare contro le condizioni salariali e lavorative, peggiorate dalla pandemia di covid-19. L’azione ha paralizzato una buona parte del sistema sanitario, scrive il quotidiano nigeriano Daily Trust, ricordando che i nigeriani ricchi si fanno curare privatamente o all’estero. “Lo sciopero mostra la mancanza di fiducia nell’amministrazione di Muhammadu Buhari. Mette in luce l’ipocrisia e le false promesse del governo, visto che proprio negli stessi giorni il presidente è volato nel Regno Unito per sottoporsi a controlli medici. Oggi la sanità nigeriana è peggiore di com’era negli anni settanta e ottanta. Ci sono 3,8 dottori ogni diecimila abitanti, mentre le Nazioni Unite ne raccomandano uno ogni mille persone”.

Più di 1.800 prigionieri sono scappati il 5 aprile da un carcere di Owerri, nel sudest della Nigeria, in un attacco con esplosivi attribuito a un gruppo che milita per la secessione del Biafra.

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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati