Alessandro Cortini, un chitarrista rock trasformatosi in esperto di sintetizzatori, è noto come componente di vecchia data dei Nine Inch Nails. Mentre suonava nel gruppo si è costruito una reputazione nella musica ambient, drone e noise, generi che hanno definitivamente influenzato la sua carriera solista. Se il precedente Avanti partiva dal Buchla Music Easel, un vecchio sintetizzatore reso famoso da Brian Eno, la tavolozza di Chiaro scuro si sviluppa su un unico strumento costruito da lui: lo Strega. Cortini ha caricato dentro questa macchina la sua coscienza musicale e ne fa ciò che desidera. Oltre a essere espressione del potenziale dello Strega, Scuro chiaro mette in mostra il meglio del polistrumentista bolognese. Il suono ha una forte coerenza interna, concentrandosi su infinite fluttuazioni di gamme definite. Trova così un ottimo modo per lasciare appese armonie sui ritmi muscolari che esplodono lentamente in spaziosi mondi sonori. Cortini mescola sapienza e improvvisazione. È come un minotauro che si muove nel suo labirinto. Brian Howe, Pitchfork

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati