È la storia di tre amici inseparabili che la vita ha separato. Naturalmente, come i moschettieri, i tre amici sono quattro. La protagonista si chiama Virginie. È tornata nella piccola città di Saône-et-Loire dove Nina, Etienne e Adrien si sono conosciuti in quinta elementare. Sono tutti nati nel 1976. Navighiamo tra il passato e il presente. È il 2017, una macchina con dentro un cadavere è stata appena ripescata dal lago. I compiti, l’insegnante sadico, le prime sbornie, la pubertà, i desideri erotici: i tre non hanno segreti l’uno per l’altro. Nina, Etienne e Adrien pensavano che da grandi sarebbero rimasti sempre insieme. Nina, sposata a uno zotico da cui è riuscita a fuggire, è tornata anche lei a Saône-et-Loire, dove gestisce un rifugio per animali abbandonati. Etienne, figlio di un borghese, è diventato un ispettore di polizia, e Adrien uno scrittore. La vita di Etienne è stata avvelenata da una certa Clotilde, scomparsa nel 1994. Lui non l’ha uccisa. Tuttavia erano insieme quella sera, in riva al lago. Avevano fatto il bagno. Etienne, che si era addormentato, aveva creduto di vedere un’auto affondare nell’acqua. Aveva accettato un ultimo appuntamento, per farle sapere che era tutto finito. L’auto con il cadavere è dunque il ritorno del rimosso? Non è come sembra. Claire **
**Devarrieux, Libération

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Questo articolo è uscito sul numero 1417 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati