Immaginate di voler ascoltare un po’ di musica per pianoforte russa di fine ottocento/inizio novecento, e di non riuscire a decidervi tra Skrjabin e Rachmaninov. Ho una soluzione: provate con gli 11 studi op. 8 di Viktor Kosenko (1896-1938), la cui fluida padronanza della scrittura pianistica rivela l’influenza di entrambi i compositori. Qui Igor Gryshyn ci offre la seconda integrale su disco di questi pezzi, la migliore per la leggerezza del tocco, l’agilità e i tempi generalmente più rapidi. I quattro preludi op. 22 e la quarta sonata di Skrjabin non mantengono altrettanto le promesse. Questo album merita attenzione soprattutto per Kosenko.
Jed Distler, Classics Today
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Questo articolo è uscito sul numero 1425 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati