◆ Un’eruzione vulcanica sull’isola di La Palma, nell’arcipelago spagnolo delle Canarie, ha distrutto centinaia di case e costretto migliaia di persone alla fuga. La prossimità della colata di lava ai centri abitati è visibile in quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale.

L’eruzione è cominciata il 19 settembre da alcune fessure sui fianchi occidentali del Cumbre Vieja, un complesso vulcanico dalla forma allungata che occupa buona parte del sud dell’isola. Grandi quantità di cenere e gas sono state proiettate in cielo, mentre dalle fontane di lava si sono generate colate che sono scese lungo i pendii inghiottendo alberi, piantagioni di banane, infrastrutture e case. La lava ha anche minacciato alcuni quartieri delle località di El Paso, Los Llanos e Tazacorte. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre, dopo aver percorso sei chilometri, la colata principale ha raggiunto l’oceano Atlantico. Il contatto della lava con l’acqua ha prodotto delle nubi tossiche, che il vento ha poi spinto lontano dalla terraferma.

La Palma è una delle isole più giovani delle Canarie, un arcipelago vulcanico al largo del Marocco. L’ultima eruzione del Cumbre Vieja risaliva al 1971. “Cinquant’anni sono un tempo relativamente lungo per un essere umano, ma in termini geologici sono un istante”, dice lo scienziato della Nasa William Stefanov.
Kathryn Hansen (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati