Remo Casilli, REUTERS/CONTRASTO

Medicina Gli statunitensi David Julius e Ardem Patapoutian hanno ricevuto il Nobel per la medicina per le loro scoperte sui recettori sensoriali che raccolgono gli stimoli tattili e di temperatura. Julius ha studiato la capsaicina, una molecola ottenuta dal peperoncino, per studiare la risposta al calore, mentre Patapoutian ha individuato i sensori che rispondono agli stimoli meccanici dell’ambiente esterno e interno del corpo.

Fisica Lo studio dei sistemi complessi è alla base del Nobel per la fisica di quest’anno. Metà del premio è andata al nippostatunitense Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann, che hanno contribuito allo sviluppo dei modelli climatici del nostro pianeta “quantificando e predicendo in maniera attendibile il riscaldamento globale”. L’altra metà è stata assegnata all’italiano Giorgio Parisi (nella foto) per le sue ricerche sulla fisica dei sistemi complessi, a partire dai vetri di spin, in cui atomi orientati in modo contrastante coesistono in una struttura che può essere descritta con la matematica.

Chimica Il premio Nobel per la chimica è stato assegnato al tedesco Benjamin List e allo statunitense David MacMillan per aver sviluppato, autonomamente l’uno dall’altro, l’organocatalisi asimmetrica, una tecnica per la sintesi delle molecole “più ecologica e rispettosa dell’ambiente”. La tecnica può essere usata per produrre farmaci e celle dei pannelli solari.

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati