Schaumburg, Stati Uniti (Scott Olson, Getty Images)

“Dal momento che la crisi globale delle forniture sta mettendo in difficoltà le attività manifatturiere e le spedizioni, molte aziende scelgono di privilegiare i loro prodotti più redditizi, e in alcuni casi rendono quelli più economici difficili o addirittura impossibili da trovare”, scrive il Wall Street Journal. “Le case automobilistiche e altri produttori stanno concentrando le limitate quantità di componenti a disposizione sui modelli che garantiscono entrate più alte”. Una mossa che permette di assorbire meglio i maggiori costi delle materie prime e delle spedizioni. Questa è la spiegazione data per esempio dalla Whirlpool, un’azienda che produce lavatrici, e da altri produttori di elettrodomestici. La General Motors ha bloccato la produzione della Chevrolet Malibu, un modello di fascia media, concentrandosi sulla fabbricazione dei suv più costosi. A settembre il prezzo medio di un veicolo negli Stati Uniti è stato di 42.800 dollari, il 19 per cento in più rispetto a quello dello stesso mese del 2020. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1430 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati