Negli ultimi anni alcune tra le maggiori aziende tedesche, tra cui Bayer, Henkel, Daimler, Evonik e ThyssenKrupp, hanno evitato di versare allo stato somme comprese tra gli otto e i dieci miliardi di euro, evitando di pagare il contributo dovuto nella bolletta dell’energia elettrica per il finanziamento delle fonti rinnovabili. Secondo un’inchiesta di Der Spiegel, avrebbero sfruttato l’esenzione prevista dalla legge per i produttori di energia, comprando quote di centrali elettriche. Saranno i giudici a stabilire se il comportamento di queste aziende sia un reato o solo un trucco perfettamente legale, osserva il settimanale. “Ma dal punto di vista morale siamo senza dubbio davanti a uno scandalo”, che danneggia non solo le casse dello stato ma le famiglie, i lavoratori e le aziende che pagano regolarmente il contributo nelle bollette, certamente più care del dovuto, e che con i loro soldi hanno di fatto finanziato anche le agevolazioni con cui i grandi gruppi si sono assicurati grossi risparmi. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1434 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati