Nel suo nuovo film, da lui scritto e diretto (ma non interpretato), Kenneth Branagh torna nella città in cui è cresciuto. Solo lui sa quanto c’è di autobiografico nella storia di Buddy (Jude Hill), bambino nella Belfast del 1969 insieme al fratello, ai genitori (Jamie Dornan e Caitríona Balfe) e ai nonni (Ciarán Hinds e Judi Dench). Una famiglia protestante, con vicini cattolici, in una strada mista. Branagh evoca una visione, quasi una parodia, di una concordia civica lacerata dall’inizio dei Troubles. Belfast è pieno di rivolte e barricate, ma entra nel vivo quando si concentra sul confortante ambiente casalingo.

Anthony Lane, The New Yorker

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Questo articolo è uscito sul numero 1435 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati